Si dimentica di ringraziarlo all'Adunata, ragazza di 21 anni ritrova l'alpino grazie ai social

Chi ha avuto il piacere di partecipare a un'adunata nazionale degli alpini sa che per una manciata di giorni si viene letteralmente inondati della generosità delle penne nere pronte a condividere una giornata di festa insieme alla popolazione ospitante.
E lo sa molto bene Camilla, ragazza di 21 anni del Piemonte che ha scelto di intraprendere la carriera militare nel Corpo degli alpini. Dalla provincia del Verbano-Cusio-Ossola non si è dunque lasciata scappare l’occasione di andare Udine, città che per l'adunata dall’11 al 14 maggio ha accolto oltre 500mila persone da tutta Italia. 

Il tempo del sabato pomeriggio non è stato tuttavia così benevolo verso gli alpini. Temperature basse, precipitazioni intense. Ma ciò non ha fermato Camilla che insieme alla sorella (che studia all’Università a Trieste), e agli amici che in mezzo al diluvio si sono diretti in un bar. «Erano intorno le 4 del pomeriggio quando siamo entrati nel locale. Quando siamo arrivati al tavolo ci siamo trovati di fronte a un signore accompagnato da un suo amico. All’inizio non ci credevano che fossi nell’esercito. Mi hanno fatto un sacco di domande e ci hanno fatto compagnia offrendoci da mangiare e da bere fino a quando non ha smesso di piovere». A quel punto i due alpini se ne sono andati via prima che i ragazzi riuscissero a salutarli.  

Lo stupore di fronte a quel gesto ha spinto comunque la 21enne a rintracciare uno di loro. Non appena è tornata a casa si è messa subito alla ricerca dei due alpini, avendo l’unico indizio a disposizione: il nome. Di quell’incontro non aveva né il numero né altre indicazioni sull’origine dei due uomini, ma è grazie alla sorella che è riuscita a risalire a Luca grazie alla felpa del gruppo degli alpini di Pordenone. Camilla, dopo aver ristretto ulteriormente il cerchio, si è servita dei social per chiedere a chiunque lo conoscesse di contattarlo. «Cercasi alpino in foto», recitava la prima riga. Un appello che è arrivato fino al gruppo pordenonese che in poco tempo è riuscito non solo a riferire il messaggio al soldato, ma anche a metterli in contatto. «Dopo avergli chiesto se si ricordasse di noi ci ho tenuto molto a ringraziarli della compagnia a Udine. Lui con tutta gentilezza ci ha risposto che lo aveva fatto con molto piacere e spera con tutto il cuore di rivederci a Vicenza l’anno prossimo augurandoci buona fortuna».