Di professione fa l’infermiere all'ospedale di San Vito al Tagliamento ma, tolto il camice, si mette a creare mondi in 3D. Questa volta Alberto Bidinot, 37enne di Motta di Livenza, ha scelto di ambientare uno dei suoi filmati a Polcenigo in una giornata diversa dalle altre. È la notte delle streghe, e il ponte che divide i vivi e i morti si è assottigliato a tal punto da lasciare un varco agli spiriti del passato. E il borgo, in questo caso, sembra essersi impossessato di questa magia come nei classici di Tim Burton come Nightmare before Christimas. 

«Ho cominciato 4 anni fa per caso con dei filmati che riproducevano città come se fossero fatte di Lego - afferma Bidinot -  A quel punto è diventata una vera e propria passione, ma nel tempo ho notato che i video venivano sempre più apprezzati e da allora non mi sono più fermato».

Alberto Bidinot è un vero appassionato di computer e videogiochi, fino a che non si è deciso a dare spazio alla propria creatività utilizzando software come Sketchup e Twinmotion, usati rispettivamente per modellare e inserire poi dei dettagli (in gergo le cosiddette texture). 

«Dato che in queste ore è Halloween ho pensato di fare un video sfruttando questo tema. Dovevo però scegliere un paese che non avevo ancora realizzato, e siccome Polcenigo si prestava molto a questa ambientazione un po’ spettrale, allora ho detto, “perché no?” facciamolo». 

In passato si è fatto conoscere per aver ricreato fedelmente piazza del Popolo in 3D. Cinemazero, la Prefettura. C’era davvero tutto. Con un particolare che ci portava verso uno scenario post-apocalittico. «Diciamo che sono un amante del genere. Solo che dovevo trovare un contesto adatto per costruire questo video. Da questa idea mi sono inventato una sorta di finto trailer di un videogioco per dare un senso al filmato. Solo che in quel caso quel caso il gioco non avrà mai una data d’uscita».

Per adesso è solo un passatempo. Un modo per riempire il mio tempo libero e immergersi in universi paralleli. Ma dopo una laurea in Infermieristica all’Università di Padova, la domanda sorge spontanea. Un futuro nel campo dell’animazione? «Non ci ho pensato mai seriamente anche se il mondo della computer grafica mi ha sempre affascinato».