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Un'unica biobanca per tutta la Regione, firmato l'accordo tra il Cro e l'ospedale di Udine

I dettagli del protocollo d'intesa sottoscritto a Udine tra il centro di riferimento oncologico e il nosocomio udinese

È stato siglato oggi all'ospedale Santa Maria della Misericordia il protocollo di intesa tra il Cro di Aviano e il nosocomio udinese. Un accordo che punta a integrare competenze ed esperienze in una visione unica a livello scientifico. La ricerca, oltre ad avere bisogno di risorse, ha la necessità di condividere la stessa lingua, dall'assetto organizzativo alle conoscenze in ambito gestionale. Il primo passo sarà un'unica biobanca regionale da realizzare nelle sedi di più aziende sanitarie del territorio. Un obiettivo che ha trovato il consenso dei direttori generali del centro di riferimento oncologico di Aviano e dell'azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, presenti nel corso dell’incontro insieme a ricercatori e professionisti della salute e al vicepresidente della Regione.

La biobanca è una struttura che raccoglie in modo sistematico, secondo definiti standard di qualità, campioni biologici di persone sia sane sia affette da patologie, a fini di ricerca, per offrire cure mirate ed efficaci nel lungo periodo. Il prossimo passaggio sarà l’utilizzo degli stessi sistemi gestionali informatici, così come dei protocolli operativi. Un linguaggio che saprà come sfruttare gli stessi standard di qualità per garantire assistenza al paziente e favorire l'uniformità delle richieste e l'archiviazione dei campioni.

La biobanca dell'Irccs Cro di Aviano conserva circa 150.000 campioni oncologici di 10.000 pazienti. Ma la nota positiva è che il 90% degli assistiti seguito dal Centro di riferimento di Aviano da l'assenso per fornire il proprio campione in nome della ricerca. È proprio grazie a questi campioni che clinici e ricercatori possono pubblicare studi di rilievo a livello internazionale e di validare nuove strategie diagnostico-terapeutiche.

Per quanto riguarda invece Asufc i campioni conservati riguardano in particolare la ricerca relativa a Sla, malattie neuromuscolari e lisosomiali, malattie associate all'invecchiamento, incluse quelle genetiche e per lo studio della vulnerabilità della popolazione anziana a patologie infettive come il Covid-19, e malattie rare. 

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