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Il caso

Bmove è davvero senza costi aggiuntivi? La sosta diventa un problema con Paypal

La nuova app permette di pagare in maniera semplice e comoda con il proprio smartphone, ma con il servizio offerto dalla piattaforma americana il costo aumenta

La notizia di oggi è che per i parcheggi presenti a Pordenone si possono usare più app. Bmove ha preso da tempo il posto di Phonzie, ma oltre a questo si potranno utilizzare altri software per il pagamento nell’area di sosta: Easypark e MyCicero/Mooney Go. La scelta va ovviamente nella direzione di una maggiore concorrenza, offrendo anche ad altre aziende la possibilità di fornire il proprio servizio agli utenti. Ma è sicuramente un vantaggio per chi viaggia e si trova a dover cambiare ripetutamente città. Trovandosi a Pordenone potrà così usare l’app che ha già a disposizione sul proprio smartphone, ma i residenti, a dire la verità, avrebbero poco da scegliere. Sia con Easypark che con MyCicero/Mooney Go, piattaforme presenti nelle maggiori realtà italiane, l’utente dovrà per forza pagare i costi di commissione, mentre con Bmove la spesa è a carico del gestore. O almeno così si credeva. 

Il caso Paypal

Se c’è infatti una cosa che più volte è stata sottolineata durante il lancio di Bmove è l’espressione “senza costi aggiuntivi”. Il che è vero, se si paga inserendo la carta di credito. Ma se invece si decide si usare un sistema di pagamento diverso, come per esempio PayPal, le cose, purtroppo, cambiano. Non sempre infatti la comodità viene premiata. Abbiamo infatti provato più volte l’app sia con carta che con la transazione tramite PayPal, e abbiamo notato un aumento della spesa del parcheggio. Se si prende per esempio il multipiano vicino al tribunale (dove si paga 0,40 centesimi all’ora) il costo di gestione può variare tra i 0,12 e i 0,13 centesimi a seconda del periodo di sosta. Una spesa che non era prevista con Phonzie (dove invece con Paypal si poteva ricaricare il proprio portafoglio virtuale senza sovrapprezzo) e che si scontra di fatto con lo slogan citato all’inizio del paragrafo.

Probabilmente non è responsabilità di Gsm, ma di chi offre il servizio escludendo la copertura dei costi di commissione tramite Paypal, che quasi tutti ormai utilizzano per effettuare transazioni in modo semplice, sicuro, affidabile, e senza inserire i dati finanziari in ogni occasione. Ma per evitare questo incremento di prezzi si deve per forza usare il classico strumento di pagamento elettronico. O tornare al contante.

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