A Bruno Vespa, Emma Marcegaglia e Giorgio Montefoschi il Premio Cavallini 2023
La cerimonia di consegna si terrà sabato 14 ottobre alle 20:30 al Convento di San Francesco a Pordenone
Sono stati svelati i nomi dei vincitori del Premio Cavallini 2023 istituito da Vittorio Sgarbi nel 1996 a Barcis e giunto alla XXV edizione. I tre riconoscimenti, divisi in tre specifiche categorie, sono stati resi noti dal Presidente del Comitato organizzatore del premio, Maurizio Salvador e da Valentina Gasparet, curatrice dell’evento e volto noto di Pordenonelegge. Il Premio Speciale va all'imprenditrice Emma Marcegaglia, mentre quello per la narrativa allo scrittore e critico letterario Giorgio Montefoschi vincitore del Premio Strega nel 1994 con La casa del padre. Per la Saggistica è stato invece deciso di assegnarlo al giornalista e conduttore televisivo Bruno Vespa, che di recente ha pubblicato il libro dedicato al mito di uno dei presidenti degli Stati Uniti: Kennedy. Fu vera gloria? Amori e potere di un mito.
La storia
Dal 2017 il premio ha cambiato nome passando dal solo Bruno Cavallini, zio di Vittorio ed Elisabetta Sgarbi, a un più ampio e generico Premio Cavallini dedicato a tre personalità della loro famiglia. La scelta va così a includere i fratelli Bruno, Romana e Rina Cavallini, quest’ultima madre di Vittorio ed Elisabetta, tre figure molto diverse, ma allo stesso tempo legate da un carattere forte e determinato oltre che da una speciale sensibilità artistica.
La cerimonia di consegna del premio si terrà sabato 14 ottobre alle 20:30 al Convento di San Francesco a Pordenone. A consegnare il Premio, promosso con il patrocinio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dei Comuni di Pordenone e di Barcis e della Pro Barcis, saranno Vittorio Sgarbi e Elisabetta Sgarbi.
Le motivazioni
Il Premio Speciale è stato assegnato a Emma Marcegaglia, «per l’intelligenza, la cultura imprenditoriale, la portata innovativa della visione e la determinazione che l’hanno imposta come una autentica eccellenza italiana». Giorgio Montefoschi, invece, è considerato «un autore tra i più profondi, intensi e sorprendenti della scena letteraria italiana. Tutti noi abbiamo negli occhi, nella testa e nel cuore le sue parole: le cose più importanti sono quelle che non vengono dette». Parole che calzano alla perfezione per il premio per la narrativa.
Bruno Vespa si è aggiudicato la categoria dedicata alla saggistica perché è «un protagonista assoluto dell’informazione, dell’analisi politica e sociale italiana. La sua ultra-sessantennale carriera non ha termini di paragone e lo rende un punto di riferimento imprescindibile per la scena culturale italiana e per tutti noi».