Pordenone dice addio alle cabine telefoniche: dal 2 settembre saranno rimosse
Sono una ventina i telefoni pubblici presenti in città. Ma dalla prossima settimana saranno dismessi
Dal prossimo 2 settembre si chiude davvero un'epoca. Tim, il gestore che si occupa della gestione delle cabine telefoniche a pagamento in Italia, comincerà con la rimozione delle ultime postazioni pubbliche presenti a Pordenone. La scelta è arrivata a seguito dell'ultima delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) il quale ha stabilito che il gestore «non è più tenuto a rispettare alcun criterio di distribuzione quantitativo delle postazioni di telefonia pubblica stradali ubicate sul territorio nazionale». Detto in parole povere: si possono togliere. Ecco, non tutte. La società dovrà mantenere il servizio in alcune zone specifiche: ospedali e strutture sanitarie equivalenti con almeno 10 posti letto; carceri; caserme con almeno 50 occupanti, e le aree dove è proibito l’uso del telefono mobile.
I dati
Tralasciando quindi queste piccole eccezioni, da settembre dovremo davvero salutare le ultime cabine rosse che hanno resistito ai cambiamenti sociali nel corso degli ultimi anni. I dati in verità parlano chiaro. Secondo l'indagine di mercato realizzata da SWG S.p.A., su un campione complessivo di 1.358 intervistati solo lo 0,5% della popolazione ha utilizzato il servizio di telefonia pubblica nei 90 giorni precedenti, mentre il 12% della popolazione non ha invece mai utilizzato le ultime cabine rimaste in Italia. Oltre l’80% della popolazione non avverte l’esigenza di chiamare con il telefono pubblico, il che rende la presenza delle cabine telefoniche non più indispensabile per circa il 70% del campione intervistato.
Eppure non si può nascondere l'effetto nostalgia verso questi reperti tecnologici quando ancora si distingueva tra chiamate urbane ed extraurbane, e quando si correva in edicola a comprare le schede telefoniche che non andavano assolutamente buttate vita visto il suo valore da collezione. Tutto questo è ormai storia, cominciata nel 1889 grazie al brevetto di William Gray e proseguita con le cabine rosse londinesi nel 1924 che sono entrate nell'immaginario collettivo.