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Giovedì, 7 Dicembre 2023
i dati del Comune

Caro affitti: a Pordenone più della metà dei sussidi a famiglie monoreddito

Sono 615 le domande ammesse in Regione per il Bando Affitti 2023. Richieste anche da famiglie numerose, under 35 e anziani

Sono 615 le domande ammesse in Regione per il Bando Affitti 2023 dopo la prima fase dell’istruttoria a carico del Servizio Sociale Comune di Pordenone. E di queste, più della metà sono giunte da famiglie monoreddito. È il primo dato che colpisce dall'ultima analisi comunicata dall’assessore alle politiche sociali Guglielmina Cucci che per l'occasione ha offerto un quadro generale sulla crisi abitativa della città pordenonese.

I numeri

Le richieste presentate quest'anno si riferiscono ai canoni pagati nel 2022 per un fabbisogno complessivo di 1.756.480,13 euro. Su 615 domande, 176 (il 28,6 %) sono state presentate da persone singole. 171 arrivano invece da nuclei familiari numerosi (con 3 o più figli a carico); 103 da giovani under 35 (singoli o in coppia); 63 da persone anziane rimaste sole; e 61 da gruppi con almeno un componente anziano. Ci sono infine 50 domande che sono state inoltrate da nuclei monoparentali, ovvero composti da un solo soggetto maggiorenne con uno o più figli minori. 
 

«I dati raccolti - afferma Cucci - evidenziano le criticità reddituali di una parte di popolazione, tanto che 459 delle domande ammesse presentano un ISEE inferiore a 10.000 €. Significativo è il fatto che più della metà dei nuclei familiari ammessi al contributo (352) sono famiglie monoreddito, ovvero che possono contare sul reddito di un solo componente. Si tratta di condizioni che rendono sempre più difficile far fronte alle spese per la casa, in primis l’affitto, ed è proprio in questo ambito che interviene il bando». 

Il contributo da erogare per ciascuna domanda non potrà superare i 3.100 euro. «Si tratta - prosegue l'assessore - di uno strumento calibrato sui mutamenti sociali e demografici in atto, che vendono aumentare la disgregazione e lo sfilacciamento delle reti sociali e familiari, andando a intervenire nelle aree di fragilità sociali ed economiche emergenti, tra anziani, famiglie molto numerose, monoparentali o monoreddito, giovani che faticano a essere autonomi e quindi anche a creare una propria famiglia. Ad emergere è anche la parcellizzazione dei nuclei parentali, con una condizione di solitudine, che va assolutamente monitorata».

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