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Andrea Spinelli si racconta: «Per un malato di cancro il tempo è tutto»

L’intervista al fotoreporter e viandante che ha attraversato l'Europa a piedi. Dal 2020 vive in camper

Andrea Spinelli ci accoglie nel suo camper che da maggio 2020 è diventata la sua  nuova casa. Siamo a Claut, con le sue maestose montagne friulane, ed è difficile rimanere indifferenti di fronte a un paesaggio simile che sembra davvero proteggerti con le sue rocce giorno e notte.
Da tempo è diventato il suo approdo dopo i suoi lunghi cammini e i suoi incontri con il pubblico come quello avvenuto nei giorni scorsi a San Polo di Piave, in provincia di Treviso. La sua vita è cambiata quando ha scoperto di avere un adenocarcinoma alla testa del pancreas.

Un cancro inoperabile che lo sta accompagnando in questa fase della sua vita passata a raccontare il presente con la sua reflex, sempre a portata di mano. Il fotogiornalismo ce l’ha nel sangue, trasmesso grazie alla passione di suo padre. Ma da quando ha il tumore dopo le prime cure all’ospedale di Pordenone ha deciso che era giunto il momento di mettersi in cammino. Letteralmente. Ha girato l’Europa usando la forza delle sue gambe, e ha scelto di raccontare il suo percorso attraverso libri (Se cammino, vivo; Il caminante. Camminatore, pellegrino e viandante) e conferenze. 

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Il report

Il cammino ha cambiato in meglio il suo stile di vita, portando a un equilibrio all’interno del sistema immunitario con un impatto positivo sul controllo della malattia a lungo termine. Il caso è stato infatti al centro di un un report pubblicato nel 2019 sul Journal of Cancer Metastasis and Treatment che ha suscitato l’interesse della comunità scientifica e del Ministero della Salute quando all’epoca era viceministro Pierpaolo Sileri. L’esercizio fisico, ci tiene spesso a sottolineare, non guarisce dal cancro. Le terapie sono infatti l’unica strada per un malato in fase terminale. Ma l’esempio di Andrea Spinelli è stato l’inizio di un percorso che ha avuto come esito l’istituzione di un tavolo tecnico cominciato a giugno e concluso a settembre. 

La giornata per la lotta al tumore al pancreas

Purtroppo di questa riunione non si conoscono i risultati ufficiali, ma Andrea ci tiene molto a sottolineare l’importanza della sensibilizzazione, dato che il 17 novembre è la giornata mondiale per la lotta al tumore al pancreas. Il cammino è ancora lungo, ma nessuno è rimasto immobile come dimostra il modello virtuoso  della Pancreas Unit in Lombardia. Una delle prime unità di cura multidisciplinari per questo tipo di cancro che è certamente un primo passo per una maggiore assistenza dei pazienti oncologici. 

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