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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Al via la Coppa Dono: le squadre fanno gol donando sangue

È partita l'iniziativa con le prime donazioni della squadre femminile del Sarone-Caneva

Giocatori e giocatrici scendono in campo per conquistarsi la seconda "Coppa dono" Afds Pordenone. Prende il via la competizione solidale aperta alle società di calcio e calcetto organizzata dal Gruppo Giovani della Associazione Friulana Donatori di Sangue del Friuli occidentale.
Si tratta di una una gara dove i goal messi a segno sono rappresentati dal numero delle donazioni di sangue e plasma che le squadre partecipanti riescono a effettuare.

La competizione si concluderà il 30 giugno 2023. In palio c'è un premio da 1.000 euro in attrezzature sportive. 

La prima società a scendere in campo è stata la Sarone-Caneva, che nella mattina del 27 ottobre ha aderito alla donazione collettiva di sangue al Servizio Trasfusionale dell’Ospedale di Pordenone
con la propria squadra di calcio femminile. Hanno donato il loro sangue sei calciatrici, accompagnate dalla loro mister nonché donatrice, Silvia Cerrato, e dal direttore sportivo Andrea Antoniolli.

«Il Gruppo Giovani dell’Afds - riferisce il Presidente provinciale, Mauro Verardo - è impegnato a divulgare il messaggio della solidarietà della donazione e questa sana competizione che unisce sport e donazione rappresenta una testimonianza di vicinanza a chi ha necessità di sangue».

Oggi si entra quindi nel vivo della competizione e a luglio saranno rese note la classifica finale e la data delle premiazioni. Con lo stesso obiettivo il Gruppo Giovani Afds Pordenone il prossimo 6 novembre sarà a Lignano, tra le fila dei tifosi del Pordenone Calcio, in occasione della partita di campionato Pordenone-Lecco, un’importante occasione per promuovere il dono del sangue nella tribuna neroverde, con il patrocinio della società sportiva.

«È importante che la donazione di sangue e plasma sia divulgata proprio dai giovani alle nuove generazioni che rappresentano il presente e il futuro - ribadisce iAndrea Bontadini Direttore del Dipartimento di Medicina Trasfusionale di Pordenone - affinché la nostra regione continui a garantire le trasfusioni regionali e quel sostegno virtuoso alle regioni che non raggiungono la propria autosufficienza».

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