Il Cro di Aviano punta sull’oncologia di precisione. Una svolta epocale capace di garantire la migliore cura possibile al paziente. Negli anni si sono visti diversi progressi nella gestione delle cure per il cancro, ma le sfide del centro di riferimento oncologico sono sempre dietro l’angolo, data l’incidenza di casi di tumore in Italia e in Europa. Proprio per questa ragione la sede di Aviano ha stretto un accordo con MD Anderson Cancer Center di Houston allo scopo di creare  una medicina sempre più personalizzata rivolta al paziente. 

A consolidare l’intesa, partita nel 2022, ci hanno pensato il direttore scientifico Silvia Franceschi e il direttore dell’unità di oncologia molecolare Gustavo Baldassarre che hanno operato in piena sinergia con uno dei migliori centri di ricerca al mondo. Il risultato è un progetto di cinque anni istituito grazie all’impegno del vicepresidente Bruno Malattia e del Direttore Luciano Nonis, finanziato dalla Fondazione Friuli.

Il progetto è entrato nella fase operativa. Verso la fine di aprile Baldassarre si è confrontato a Houston co i ricercatori di MD Anderson in modo da costruire una collaborazione duratura con il Cro, dai nuovi approcci per neoplasie ancora poco curabili, a come personalizzare le cure per altre patologie.

Allo stesso tempo si è sviluppato un piano per la formazione di medici e ricercatori negli Stati Uniti. Stefano Fracon, giovane chirurgo senologo della sede di Aviano, volerà in Texas per studiare l’evoluzione dei tumori mammari dopo terapie ormonali e a bersaglio specifico servendosi delle tecnologie innovative messe a disposizione da MD Anderson. Grazie alla borsa di studio AIRC e al supporto di Fondazione Friuli, Luca Cecchetto si è trasferito a maggio a Houston dove terminerà il suo dottorato nei laboratori americani.

A settembre si terrà infine il 1st CRO-Aviano MD Anderson Symposium On Cancer Biology And Precision Oncology, nel quale si discuteranno temi e questioni che riguardano l’oncologia personalizzata.