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Lavori in corso per il nuovo macchinario per la Pet, al Cro gli esami si faranno in un container

Il dispositivo verrà noleggiato per tutta la durata degli interventi nella sede di Aviano

C’è un po’ movimento al Cro in vista dell’arrivo del nuovo sistema per effettuare la Pet. A tal proposito, proprio per far fronte a una serie di interventi strutturali per permettere l’installazione del macchinario, la sede di Aviano sarà costretta a dover noleggiarne uno in un container. I lavori previsti all’interno dell’edificio saranno lunghi e dureranno per tre o quattro mesi, secondo quanto riportato dal Messaggero Veneto. Un periodo che non consentirebbe, di fatto, di effettuare esami diagnostici ai propri assistiti. Se da un lato il nuovo strumento, acquistato grazie all’intesa con Ge Medical System Italia, permetterà di avere risultati  ancora più immediati ottimizzando i tempi e i servizi ai pazienti, dall’altro sarà necessario trovare una risposta nel breve periodo in modo da proseguire con l’assistenza ospedaliera.  

Lo scorso 13 gennaio il centro di riferimento oncologico aveva ratificato il progetto che porterà all’installazione dell’impianto. Un lavoro che prevede la rimozione della vecchia Tac, gli interventi all’interno della sala, l’installazione e il periodo di formazione del personale sanitario che si occuperà delle diagnosi. 

Nei quattro mesi di attesa il Cro ha scelto di noleggiare per almeno cento giorni un dispositivo mobile per la Pet che sarà gestivo da un’equipe di professionisti fino al termine degli interventi in sede. Per il macchinario presente all’interno del container il costo si aggira sui 494 mila euro, più la parte burocratica che fa lievitare il prezzo a 600 mila.  

Proprio lo scorso gennaio il vicepresidente della Regione annunciava un grosso investimento rivolto al centro di riferimento oncologico. Fondi - sette milioni di euro - destinati all’acquisto di macchinari di ultima generazione. Si parla di sistema radiologico telecomandato per la Struttura operativa complessa (Soc) di radiologia oncologica (400 mila euro), un nuovo mammografo (324mila euro),  una Pet/Tac di ultima generazione di 2,8 milioni di euro e un nuovo acceleratore per trattamenti radianti ad alta precisione per 3,3 milioni di euro.

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