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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il report

Il deserto sanitario avanza anche in Regione: a Pordenone un medico di base ogni 1300 abitanti

I dati pubblicati da da Cittadinanzattiva, nel corso dell’evento “Bisogni di salute nelle aree interne, tra desertificazione sanitaria e PNRR"

La carenza dei medici è un tema che accumuna tutto lo Stivale. Lo sostiene un report pubblicato da Cittadinanzattiva in occasione dell’evento “Bisogni di salute nelle aree interne, tra desertificazione sanitaria e PNRR” che si è tenuto a Roma il 19 gennaio. Il fenomeno dei “deserti sanitari” (così viene definito dal documento) riguarda in particolare nove Regioni italiane. E le questioni, ormai, non sono più un segreto: il calo di fondi, le dimissioni di operatori dopo il covid, la poca copertura assistenziale di medici soprattuto nelle aree interne. 

Tutto questo viene affrontato in questa analisi nell’ambito del progetto europeo AHEAD. Un’iniziativa che ha prodotto, sulla base dei dati del Ministero della Salute del 2020, una mappatura accurata nella quale emergono alcune criticità anche a Pordenone.

Pordenone sesta per carenza di medici di base

Partiamo già con i numeri che in questo caso sono stati suddivisi in cinque macroaree: pediatri, medici di medicina generale, ginecologi, cardiologi  e farmacisti ospedalieri. Per quanto riguarda il primo caso Pordenone, come già è emerso in passato in altre classifiche, risulta avere una carenza di medici di famiglia con un professionista ogni 1.397 abitanti. La media è di un dottore ogni 1.245 assistiti, ma Bolzano in questo caso si supera con un dato che si aggira sulle 1.539 persone per ogni medico. 

Pediatri 

Sul dato legato ai pediatri a Pordenone il rapporto si attesta su un dottore ogni 1.168 bambini. Una cifra che supera la media nazionale (1.061 per ogni medico), ma che si trova di fronte a dei numeri molto più alti nelle altre province. Al primo posto si trova infatti Asti (1.813), seguita da Brescia (1.482), Novara (1.370) ,Vercelli (1.367), Bolzano (1.364), Cuneo (1.331), Torino (1.320), Perugia (1.252), Udine (1.237) e Alessandria (1.236).

Cardiologi

Sempre sopra la media (6.741) anche il legame tra cardiologi e numero di abitanti. A Pordenone il dato si aggira su 8.698, ma le cifre più alte si trovano a Bolzano (224.706), Potenza (105.789), Crotone (72.172), Caltanissetta (36.941), Viterbo (34.137), Cosenza (21.584), Como (19.953), Reggio Calabria (15.278), Macerata (13.602) e Brindisi (12.074).  

Ginecologi

Stesso discorso anche per i medici ginecologi. Se per il dato nazionale gli assistiti è di un dottore ogni 4.132 abitanti, a Pordenone il numero supera, seppur di poco, i 4.544 assistiti. Ma la condizione delle donne si fa ancora più problematica nelle città di Caltanissetta (40.565), Macerata (18.460), Reggio Calabria (9.992), Viterbo (9.163), La Spezia (8.061), Vibo Valentia (8.002), Venezia (7.647), Lodi (7.528), Savona (7.370) e Cosenza (7.229). 

Farmacisti ospedalieri

E per i farmacisti? A Pordenone la situazione parla di un professionista per  34.500 persone contro i 26.182 abitanti secondo la media italiana. Al primo posto c’è invece Reggio Emilia con 264.805 persone, seguita da Campobasso (108.681) e Reggio Calabria (75.852).

Se si prendono invece in considerazione le 39 province, si evidenziano purtroppo degli squilibri nelle seguenti Regioni: Lombardia (Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Lodi, Milano) e Piemonte (Alessandria, Asti, Cuneo, Novara, Torino, Vercelli) con sei province, seguite dal Friuli Venezia Giulia (Gorizia, Pordenone, Udine, Trieste) e dalla Calabria (Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia) con quattro province. Seguono Veneto (Treviso, Venezia, Verona), Liguria (Imperia, La Spezia, Savona) ed Emilia Romagna (Parma, Piacenza, Reggio Emilia), con tre province a testa, Trentino Alto Adige (Bolzano e Trento) e Lazio (Latina e Viterbo).

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