Carenza di sangue, la Polizia in prima linea
Nel Centro Trasfusionale di Pordenone c’è stata la prima campagna di donazione collettiva promossa dal Segretario Provinciale del Siulp e dall’Avis
Sono sei i donatori di sangue al centro della prima campagna di donazione collettiva della Polizia di Stato di Pordenone.
Quattro hanno invece scelto per il plasma, ma il dato che emerge con forza è che cinque sono neo donatori, spinti da questa ultima iniziativa promossa dal Segretario Provinciale del Siulp, Franco Gagliardi, insieme all’Avis Comunale di Pordenone con il supporto essenziale del Pronto AVIS.
L’obiettivo non è solo di promuovere la donazione, ma di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla centralità di questo strumento che può salvare molte vite in circostanze critiche. Le forze dell’ordine, oltre a garantire il rispetto delle leggi e la sicurezza sul territorio, possono partecipare alla vita pubblica contribuendo con piccoli gesti quotidiani come la donazione del sangue. Un punto di partenza considerando che in futuro verrà presentato un evento con la plasmoteca davanti alla questura. E a giudicare da i risultati di questa prima campagna, il corpo della Polizia di Stato ha consolidato ancora una volta il suo legame con i cittadini.
«È stata una bella e positiva iniziativa – ha commentato il dott. Andrea Bontadini, Direttore della Medicina Trasfusionale di ASFO – che evidenzia la collaborazione tra istituzioni su un tema molto importante come la donazione di sangue. Non dobbiamo dimenticare che il sangue è una risorsa insostituibile sia per la cura di tante patologie, che per potere effettuare gli interventi chirurgici. Per questo è necessario sensibilizzare la popolazione e in particolare i giovani. Ringrazio gli uomini della Polizia di Stato per le donazioni di sangue effettuate oggi e le associazioni per l’importante ruolo che svolgono all’interno del servizio sanitario e per l’impegno nella promozione delle donazioni».
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