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La storia

E-Van, attività on the road e dirette su TikTok per i ragazzi di ogni età

La cooperativa Ascaretto quest’anno ha messo in campo un progetto inclusivo dedicato ai giovani dagli 11 ai 17 anni

Un mini furgone come nei classici romanzi o film anni 70 on the road per portare una ventata di novità ai giovani adolescenti. La scelta, va detto, è di grande impatto anche se Giordana Carniel, responsabile del progetto E-Van e presidente della cooperativa Ascaretto, ci assicura che non si tratta semplicemente di un simbolo. «È un mezzo ci permette di raggiungere territori talvolta isolati, come quelli delle valli o quartieri periferici dove le proposte per i ragazzi sono carenti», afferma la responsabile che con la cooperativa opera nel territorio della provincia di Pordenone dal 2002. 

Eppure in questo periodo il bisogno di servizi si è fatto sempre più insistente vista la carenza di offerte per ragazzi e ragazze che si è resa ancora più frequente con la pandemia. Lezioni in presenza discontinue, difficoltà a comunicare le proprie emozioni confinati tra le mura di casa con pochi contatti sociali. «Da qui nasce il progetto E-Van» - continua Giordana Carniel -  «Delle attività itineranti che hanno come obiettivo la creazione di nuove opportunità formative a beneficio dell’intera comunità, anche per famiglie e educatori».

Il progetto è stato finanziato dal bando Educare Insieme della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Politiche per la Famiglia, anche se, come lei stessa ammette, i finanziamenti si concluderanno il prossimo 31 ottobre. «Abbiamo già inoltrato richieste di contributo ad altri enti e stiamo attendendo le risposte», prosegue Carniel con il pensiero comunque rivolto alle prossime attività che non sono poche. L’equipe - una decina di animatori che si turnano nelle attività quotidiane - sarà impegnata su tutto il territorio toccando ben 12 i comuni che hanno accettato di prendere parte a questa iniziativa.

Quali sono le principali attività?

«Si va dallo sport, musica, laboratori artistici, di fotografia, fino allo street art, parkour e il gaming. Le attività sono tutte gratuite per i partecipanti, e basta presentarsi sul luogo e all’ora prefissati e avere voglia di divertirsi. Inoltre coinvolgiamo la presenza di esperti esterni, come fumetto, giocoleria, land art, teatro partecipato. E solo in questi casi viene richiesta l’iscrizione perché si tratta di attività a numero chiuso ma si tratta sempre di attività gratuite». 

Un progetto che non si ferma mai

«Esatto. Abbiamo previsto anche delle attività di informazione e confronto rivolte alle scuole ma anche a un pubblico adulto, come genitori e educatori. Nelle scuole, ad esempio, portiamo esperti che trattano i temi delle dipendenze da alcol o da sostanze, del bullismo e cyber bullismo, o dei pericoli dei social network mentre per le famiglie organizziamo conferenze su tematiche relative all’adolescenza». 

Quanta è stata la partecipazione dei giovani fino a questo momento? 

«In 9 mesi di attività abbiamo raggiunto circa 1800 ragazzi tra gli 11 e i 17 anni. Abbiamo avuto delle difficoltà nei primi mesi dell’anno perché l’obbligatorietà del green pass anche all’esterno per i ragazzi a partire dai 12 anni ci ha parecchio penalizzato. Ma ora riusciamo a fare degli ottimi numeri e i ragazzi che partecipano alle nostre attività di solito ritornano, segno che si divertono».

Il progetto E-Van, il laboratorio per ragazzi


 

Le vostre attività si spostano anche sui social da TikTok a YouTube. Quanto è importante saper utilizzare lo stesso linguaggio dei giovani?

«Una parte delle nostre attività, in effetti, è online. L’idea è quella di raggiungere anche quei ragazzi che, per motivi vari, non possono partecipare fisicamente alle attività. Quindi, alcuni eventi vengono trasmessi in diretta: ad esempio, quest’estate abbiamo organizzato una serie di incontri con autori e presentato i loro libri per giovani adulti.

Inoltre, ogni settimana, intervistiamo dei personaggi che hanno realizzato i loro sogni e che possono dare qualche consiglio ai giovani. Ed è fondamentale raggiungere il maggior numero di ragazzi attraverso i social che più utilizzano da TikTok, Instagram a YouTube e Twich».

Quali saranno i prossimi eventi?

«Nel mese di ottobre saremo il martedì a Montereale Valcellina, il mercoledì a Fiume Veneto, il giovedì a Porcia e il venerdì a Roveredo in Piano. Sabato 8 ottobre saremo a Porcia per un evento speciale parkour mentre domenica 16 inaugureremo una mostra fotografica a Montereale Valcellina. Quanto agli eventi aperti a tutti, il 19 ottobre alle 18 a Porcia è previsto un incontro con la psicoterapeuta Luisa Gasparotto sul ritiro sociale degli adolescenti, il 21 ottobre alle 18 a Roveredo un incontro con la Presidente di ADAO FRIULI, Orietta Dal Dan, e lo psicoterapeuta Gianluigi Luxardi sui disturbi alimentari, il 26 ottobre alle 18 a Porcia parleremo di fake news con il Dott. Marco Zanussi mentre il 28 ottobre alle 20.30 a Fontanafredda si affronterà il tema della prevenzione con Marco Anzovino».

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