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Mercoledì, 24 Aprile 2024
innovazione

Un patentino per educare al benessere digitale, l’iniziativa del Comune contro il bullismo

Il progetto è rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado per formare i ragazzi a un uso consapevole delle nuove tecnologie

Non c’è dubbio che la rivoluzione digitale abbia cambiato le vite di ogni cittadino, dai più piccoli ai più grandi. I benefici sono sotto gli occhi di tutti: innovazione, progresso, integrazione e inclusione dato che con uno smartphone offre la possibilità di rimanere sempre connessi con le persone più vicine. Al di là di questo come ogni mezzo c’è bisogno di comprendere le sue reali potenzialità in modo da poterlo controllare ed essere consapevoli anche dei rischi sull’abuso di questi strumenti. Lo scorso anno è cominciato infatti il progetto Educare al benessere digitale. Un programma, rivolto agli istituti comprensivi della città insieme al Comune di Pordenone, che vuole limitare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo che si sono verificati nel tempo. 

Il progetto

L’iniziativa è dedicata agli studenti che in questo momento frequentano la scuola primaria e la secondaria di primo grado. Una scelta che è dovuta a dei dati che certificano l’uso di questi dispositivi già in questa fascia d’età. Si parla infatti dell’80% degli studenti che già in prima media si servono di cellulari, tablet, pc per navigare sul web. Dunque è essenziale procedere a un’educazione consapevole verso il mondo digitale. Non tanto per imporre qualcosa dall’alto, quanto per consentire ai ragazzi di sviluppare un pensiero critico verso le azioni legate a questi mezzi. Educare al benessere digitale è rivolto inoltre anche a insegnanti e famiglie che possono quindi beneficiare di incontri e corsi di formazione specifici. 

Un patentino per smartphone 

Si tratta comunque di un programma ancora in una fase preliminare, dato che è partito quando le scuole stavano per terminare l’anno accademico. Il formatore e coordinatore di questo progetto, Matteo Maria Giordano, può già dare delle prime indicazioni su ciò che è stato realizzato in questo periodo. «A Pordenone Sud abbiamo svolto degli incontri in classe con i ragazzi e risposto a due richieste per casi di uso poco consapevole della tecnologia da parte di alcuni studenti. Alla Lozer di Torre e al Vendramini andremo ad integrare, grazie ai fondi del Comune, il nostro progetto Patentino per lo Smartphone, sostenuto dalla Regione FVG e dalla Fondazione Friuli. Faremo lo stesso a Pordenone Centro, estendendo il patentino anche a tutte le classi prime». 

Per quanto riguarda invece le altre aree della città, gli organizzatori si stanno attivando per coinvolgere tutti gli studenti pordenonesi. «A Rorai Cappuccini» - chiude Giordano - «siamo attualmente in stand-by poiché è appena stata nominata la nuova referente per il bullismo e cyberbullismo e dobbiamo quindi incontrarci per pianificare le attività. Anche il Don Bosco è ancora in stand-by. Infine abbiamo dato disponibilità per una presenza di esperti all'interno delle assemblee di istituto delle scuole secondarie di secondo grado e delle consulte giovanili per poter affrontare i temi relativi al benessere giovanile on e off line». 

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