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Pordenone ad agosto non si addormenta più

Dal deserto degli anni '90 alla città che adesso resta viva anche a ferragosto

Pordenone aveva una fascino unico in agosto, almeno agli occhi di un bambino. I ricordi iniziano ad affiorare, nella città calda e desolata di fine anni '80, fino agli anni '90. Passavamo la seconda metà di luglio in villeggiatura e papà, che come tanti lavorava alla Zanussi, ci raggiungeva nel fine settimana. 
Partivamo con la Fiat 131 carica, lasciando una città ancora brulicante. Tornavamo trovandola silenziosa e senza traffico, quasi addormentata. 

Ne sono cambiate di cose nel giro di qualche lustro, e la vuota Pordenone agostana ormai non esiste più. Però il ferragosto del 2023 ha raccontato qualcosa di ancora diverso. Da qualche anno, partendo da cause di forza maggiore, ho preso l'abitudine di fare un giro in centro storico, bere qualcosa e godere insieme ai pochi rimasti di una quiete ormai rara in contrada maggiore. 
La storia si è ripetuta il 15 agosto 2023, con l'obiettivo di passeggiare in un centro vuoto e andare a caccia di un bar aperto. Sorpresa, arrivando da piazza XX settembre: di gente ce n'era (era pur sempre ferragosto), i bar aperti non mancavano e chi aveva deciso di tenere aperte le serrande non aveva un posto libero. 
Insomma, parecchi pordenonesi hanno spostato le vacanze, o non ci sono andati proprio. Di esodo ormai non si può parlare, e testimone ne è la foto di una lunga coda di auto alla discarica nella riapertura di mercoledì 16 agosto, con conseguenti polemiche sui social per l'attesa. 

Forse la Pordenone addormentata d'agosto, ricordo del secolo scorso, serviva un po' a tutti. 

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