Frana a Clauzetto, Riccardi: «Presto un intervento per scongiurare danni ad abitazioni»
Le parole dell'assessore con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, che ha eseguito un sopralluogo lungo la ex provinciale 22.
Clauzetto ancora sotto scacco dalla frana. L'ultima ondata di maltempo che ha colpito il Friuli Venezia Giulia lo scorso novembre ha messo in seria difficoltà le zone di montagna a cominciare dallo smottamento nel territorio comunale di Clauzetto lungo la ex provinciale 22, attualmente chiusa al traffico per motivi di sicurezza. Sul posto è intervenuto l'assessore con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, che ha eseguito un sopralluogo lungo il tracciato. La massa di terreno in movimento, composta prevalentemente da marne, tocca in particolare la parte del versante nord-ovest del Col Centens fino all'alveo del rio Molino e la sede della ex provinciale 22 della Val Cosa.
L'obiettivo, oltre alla tutela degli abitanti del paese, è scongiurare danni ad abitazioni e a infrastrutture poste a valle dello smottamento. «Avevamo già eseguito un sopralluogo dall'alto grazie a un sorvolo con l'elicottero solo pochi giorni fa - ha spiegato Riccardi -. Lo smottamento si era mostrato subito con la sua evidenza importante».
L'incontro con il sindaco
L'esponente della Giunta Fedriga ha incontrato sul posto il sindaco Giuliano Cescutti e il suo staff, insieme al direttore centrale della Protezione civile Fvg Amedeo Aristei. «Abbiamo percorso la parte della viabilità interessata dallo smottamento: il cedimento del versante ha causato la quasi completa occlusione di un corso d'acqua, determinando la formazione di un piccolo lago. Nella parte più bassa un tombotto riversa ancora materiale fangoso sulla carreggiata».
Dopo gli ultimi accertamenti Riccardi ha spiegato le operazioni che saranno effettuate nella zona di Clauzetto: Eseguiremo un primo intervento di riduzione dei volumi idrici e, in seguito, si procederà all'incisione del piede della frana, per poi posizionare una condotta in acciaio dimensionata per smaltire le portate ordinarie di afflusso lungo il rio Molino - è entrato nel dettaglio Riccardi -. La Protezione civile si è attivata subito per comprendere e definire la possibile evoluzione nel breve termine degli smottamenti».
I tecnici della Protezione civile regionale grazie ai sopralluoghi hanno rilevato che la frana è caratterizzata da una superficie di scivolamento estesa che ha origine alla quota di 370 metri e che si estende al fondo dell'alveo del rio Molino.
«Provvederemo - continua il rappresentante della Regione - a mettere in atto le necessarie misure volte alla mitigazione del rischio idrogeologico dovuto all'invaso formatosi a monte della frana per evitare l'ostruzione dell'alveo, anche nell'eventualità di un ulteriore scivolamento della frana».
Sull'apertura della viabilità ex provinciale 22 si dovrà attendere la valutazione dell'Edr Pordenone cui spetta il compito di stabilire le misure necessarie a garantire la sicurezza dei veicoli. A breve sarà convocato un vertice tra gli assessori regionali Riccardi e Amirante e il sindaco di Clauzetto.