Si è tenuta oggi alle 11:30 la presentazione dell nuovo progetto nato grazie alla collaborazione fra Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, ACCA Accademia di Comics creatività e Arti visive Jesi e PAFF! Pordenone. Una mostra unica nel suo genere per la quantità di opere presenti al Palazzo del fumetto del Friuli, che presto cambierà nome. Giulio De Vita, fondatore di questa associazione, ha parlato di molte cose ai nostri microfoni: della prima mostra, dei primi traguardi, degli artisti ospitati nel corso degli ultimi anni. Un percorso che ha pemesso a un piccolo museo di provincia di diventare grande. O meglio, internazionale.  

Strip Art, al Paff! sogni e realismo nei primi maestri del fumetto

Il Paff! è diventaot un museo a tutti gli effetti. Il che vuol dire crescere, ampliare i propri orizzonti, stringere partnership con le principali realtà europee da tempo occupate nello studio del fumetto. Grazie al supporto delle istituzioni locali e regionali il centro presente all'interno del Parco galvani è riuscito a ritagliarsi un ruolo culturale in città, con progetti, attività formative e incontri con artisti del settore. Ma il nome col tempo si è diffuso come le nuvole presenti nelle classiche vignette che si trovano nelle storie che tanto amiamo. Una voce che è diventata sempre più forte a tal punto da spingere visitatori di tutta Italia (e non solo) a scoprire i segreti del fumetto. 

Da marzo, però, si apre un nuovo capitolo all'insenga dell'apertura e dell'inclusione. «Con il status di museo - afferma Giulio De Vita - vogliamo consolidare delle relazioni con altri spazi museali. Il fumetto, che già coniuga discegno e scrittura, può ambire a integrarsi con altre discipline come fotografia, pittura, design. Ed è da qui che vogliamo cominciare»