Nuovo ospedale, c'è l'accordo tra Asfo e Cro: spazi e attrezzature per tre milioni di euro
L'annuncio dell'assessore regionale alla Salute del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi: «18 postazioni per la chemioterapia e un'area per la Medicina nucleare»
Nuovi dispositivi e più di dieci postazioni per la chemioterapia. È stata trovata l'intesa tra l'Azienda sanitaria Friuli Occidentale (Asfo) e il Centro di riferimento oncologico (Cro) di Aviano per quanto riguarda il nuovo ospedale di Pordenone. Un accordo, annunciato dall'assessore regionale alla Salute del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi, arrivato dopo che sono stati definiti gli spazi per la Medicina nucleare e dell'Oncologia medica della sede di via Montereale.
«Questi importanti aggiornamenti delle planimetrie hanno portato alla definizione di arredi e attrezzature all'avanguardia, garantendo così un ambiente funzionale per pazienti e personale - ha sottolineato Riccardi -. Oltre ai nuovi ambulatori, l'ospedale di Pordenone, includerà 18 postazioni per la chemioterapia e trattamenti oncologici innovativi. Saranno disponibili due poltrone dotate di caschi anti-alopecia, dispositivi refrigeranti progettati per prevenire la caduta dei capelli, un effetto collaterale comune e temuto di alcuni trattamenti chemioterapici. Importante, poi, la dotazione di nuove attrezzature per un importo complessivo di quasi 3 milioni di euro per la Medicina Nuclear».
Di questa intesa l'assessore ha voluto marcare la sinergia che si è venuta a creare tra le due strutture. Un lavoro che si basa principalmente su tre elementi: integrazione dei processi, valorizzazione degli investimenti e orizzontalità dell'organizzazione.
«Il sistema deve collaborare con sempre maggiore intensità per garantire aumenti nella casistica, assicurando così risposte più elevate ai crescenti bisogni di salute delle persone. Sono grato a tutti i professionisti che hanno raggiunto questo risultato che dà corpo, finalmente, a scelte definite molti anni fa. È uno dei grandi problemi del sistema pubblico: il risultato finale ci mette ancora troppo tempo ad arrivare rispetto al momento delle decisioni».