Nuovo stadio, due ipotesi tra la Comina e Villanova

Ci sono due possibilità per il nuovo stadio cittadino a Pordenone. Il sindaco Alessandro Ciriani ha promesso la costruzione del nuovo impianto, a breve sarà realizzato uno studio di fattibilità, primo passo per poter ipotizzare la realizzazione dell'arena. 
Il Tognon di Fontanafredda, rattoppato con un'iniezione di denaro pubblico per essere omologato per la Serie C, non lo sarebbe per la B. L'impianto comunque con oltre 40 anni di età, è costruito con la concezione della sua epoca, anacronistica oggi, e sembra avere diversi limiti. Si vedrà con il proseguimento delle partite del Pordenone se saranno confermati o meno. 

Se i ramarri saranno promossi in Serie B, giocheranno a Fontanafredda con una deroga concessa dalla Figc. Intanto potrebbero però proseguire le fasi progettuali per il nuovo stadio. Si parte dall'individuare dove farlo. 
Nel tempo sono emerse diverse ipotesi, anni fa l'amministrazione comunale aveva fatto dei sopralluoghi su terreni nella zona di Villanova che però erano esondabili: vietato costruire strutture di questo tipo. 
Si è fatta poi largo l'ipotesi dei terreni nella zona tra il raccordo autostradale della A28 e l'Edilnord, sempre a Pordenone Sud. 
Il Messaggero Veneto riporta anche una nuova ipotesi, sempre a Villanova, di due terreni ai lati di via Nuova di Corva, vicino all'uscita autostradale "Interporto", di proprietà della fondazione Baschiera Tallon. 

Resta sempre in pista invece l'ipotesi della Comina, tra via Montereale e via Roveredo. Zona in cui si farà il nuovo comando dei vigili del fuoco, quello della 132esima brigata corazzata Ariete e dove una parte politica avrebbe costruito il nuovo ospedale, e degli imprenditori cercarono di fare un centro commerciale. 
Il Comune invece negli anni '90 cercò di fare uno stadio: impianto modulare, progettato da Giuseppe Pedicini. L'iter però si arenò definitivamente ai tempi della giunta comunale guidata da Alfredo Pasini.