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Ricerca e salute / Aviano

Oncologia di precisione, più di cento iscritti al meeting del Cro e del MDA di Houston

I dettagli del primo Simposio internazionale sull’Oncologia personalizzata, in programma dal 18 al 20 settembre tra Aviano e Pordenone.

Oltre cento iscritti per il primo Simposio internazionale sull’Oncologia personalizzata che si terrà ad Aviano e a Pordenone dal 18 al 20 settembre. Il progetto nasce dalla collaborazione fra il Centro di riferimento oncologico pordenonese e Md Anderson cancer center di Houston, il primo ospedale per la cura del cancro al mondo secondo la classifica di Newsweek. A curare questo ciclo di incontri sono stati i responsabili scientifici del Cro Gustavo Baldassarre e la dottoressa Alessandra Bearz che si sono serviti del supporto di Raghu Kalluri e Andrea Viale dell'MDA di Houston.

Al congresso parleranno 24 relatori: dieci esperti del centro americano e altrettanti del Cro di Aviano. I quattro rimanenti saranno i professori delle Università di Udine, Trieste e della SISSA in rappresentanza della comunità scientifica regionale che si occupa di ricerca e cura in Oncologia. Il simposio toccherà tematiche di Biologia tumorale e Oncologia di precisione e servirà come spunto per le prossime collaborazioni tra gli istituti.

Cro, il futuro passa per Houston: accordo di cinque anni sulle cure di precisione
 

«Siamo arrivati alla conquista e alla convinzione, non scontata, che i processi di cura devono essere personalizzati e che non si possono fare solo all'interno di una struttura ospedaliera - afferma il vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi -  Questa importante iniziativa ci porta a riflettere su diversi aspetti di non poco conto, tra cui il concetto che la cura non è sovrapponibile allo stesso modo per tutte le persone: non soltanto sotto il profilo clinico, ma anche relativamente alla dimensione che viene prima e dopo la cura». 

Si tratta infatti di una partnership che si è instaurata nel 2022 grazie al supporto di Fondazione Friuli. Un accordo che per i prossimi cinque anni porterà a scambi di personale in ambito medico-sanitario di breve e lunga durata, e a realizzare progetti di ricerca di valore così come incontri costruttivi dal punto di vista scientifico.  

«Supportiamo fortemente questa iniziativa - dichiara Silvia Franceschi, direttore scientifico del Cro, - anche perché, pur partendo come accordo bilaterale, si situa in un progetto più ampio di stabilire collaborazioni sistematiche promosse da Mda e Cro con Istituzioni di altri Paesi che svolgono una ricerca di avanguardia in campo biomedico, bio-informatico e del trasferimento tecnologico». 

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