rotate-mobile
Attualità

Diritti delle donne e parità di genere in Iran, il Pordenone Docs Fest sbarca a Bruxelles

Il curatore Riccardo Costantini ha incontrato la vice presidente del Parlamento Europeo Pina Picierno

Pordenone si stringe ancora di più attorno al popolo iraniano. Lo ha dimostrato in occasione della manifestazione di Neda Day, e lo farà anche con il linguaggio cinematografico grazie al Pordenone Docs Fest. L'evento da diverso tempo ha posto al centro del suo programma i diritti delle donne e la parità di genere. Azioni concrete che sono arrivate fino a Bruxelles, nella sede del Parlamento Europeo. Le voci dell'inchiesta e del documentario hanno convinto la vice presidente Pina Picierno a invitare e ospitare il festival nella Giornata internazionale della donna, durante la quale hanno partecipato il curatore Riccardo Costantini  e alcune vittime della repressione iraniana. Tra queste spicca Masih Alinejad, donna dell'anno secondo il Time per il suo attivismo per i diritti delle donne in Iran e protagonista di Be My Voice, presentato nel 2021 in anteprima nazionale al festival di Pordenone e distribuito da Tucker Film.

«La scioccante morte di Mahsa Amini -  afferma Picierno - è solo una delle gravi azioni da parte del regime iraniano di spazzare via le donne, per privarle del loro potere, dei loro diritti e della loro libertà. Non sorprende purtroppo il tentativo di avvelenare le giovani studentesse, privarle del loro diritto di imparare, di disarmarle dalla loro conoscenza e dal loro potere. Un potere che per la prima volta sta iniziando a spaventare il regime. Grazie al coraggio delle donne iraniane il vento è cambiato. Ora è essenziale che l'Unione europea, insieme alla comunità internazionale nel suo insieme, si alzi in piedi e parli a nome delle donne che rappresentano un esempio o una resilienza per ciascuno di noi».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Diritti delle donne e parità di genere in Iran, il Pordenone Docs Fest sbarca a Bruxelles

PordenoneToday è in caricamento