Spettacoli, incontri e percorsi formativi: Pordenone in prima linea contro la violenza sulle donne
Il programma dell'ottava edizione di un appuntamento che coinvolge l'intero territorio.
Spettacoli, incontri, convegni, presentazioni di libri e percorsi formativi. L’assessore alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità del Comune di Pordenone Guglielmina Cucci ha presentato ufficialmente l’ottava edizione della Settimana contro la violenza sulle donne. Un programma a cui tiene particolarmente essere impegnata nel coordinamento delle iniziative programmate dai 50 Comuni aderenti al protocollo che riunisce tutta la Destra Tagliamento sui temi della parità di genere.
«Ogni anno - afferma ci ritroviamo il 25 novembre a scorrere le statistiche delle donne uccise, drammatici eventi che abbiamo imparato a chiamare femminicidi. I dati sono in costante aumento: il Ministero degli Interni e ISTAT parlano di 100 omicidi nel 2021, 125 nel 2022 e finora, nel 2023, siamo già oltre i 100. Questa è la triste conta delle donne uccise, una ogni 3 giorni, secondo le stesse dinamiche, gli stessi copioni, che non guarda a ceto sociale o età; una tragedia immane, quotidiana, diventata un fenomeno sociale strutturato contro il quale dobbiamo mettere in campo misure ferme e un impegno costante per rafforzare principi e valori di tolleranza e rispetto».
Il programma
Anche in questa edizione il programma è davvero ricco di eventi. Un calendario che punta a coinvolgere l'intero territorio attraverso campagne di sensibilizzazione di grande impatto. 33 i Comuni della Destra Tagliamento che hanno accettato attivamente di prendere parte alle iniziative. I primi appuntamenti si sono tenuti a fine ottobre e proseguono fino a dicembre. Le attività sono state precedute dal Tavolo regionale delle Politiche di genere, che ha ribadito l’urgenza di rafforzare la rete a supporto e di mettere a terra azioni concrete e strutturate che portino ad un reale cambiamento nella parità di genere, baluardo di democrazia.
«Non basta certo una giornata –conclude- a far riflettere su un problema innanzitutto culturale, solido e strutturato ma ancora troppo poco sentito. Per questo è quanto mai necessario un impegno alto e costante tutto l’anno da parte delle Istituzioni. E come ogni anno, noi ci siamo e facciamo la nostra parte. Uniti, contro la violenza sulle donne».
Il questore di Pordenone Luca Carocci ha ribadito con forza l'importanza della coesione rispetto a certi temi. «La Polizia di Stato è quotidianamente impegnata sul territorio in un’azione capillare di contrasto e repressione della violenza. Quest’anno, per dimostrare ulteriormente la nostra vicinanza e la forte motivazione alla base del nostro operato, illumineremo di arancione l’edificio della questura e allestiremo una sala interna per raccogliere le testimonianze protette di chi denuncia violenza, in modo che sia quanto più confortevole e accogliente possibile».
Oltre alla sede della polizia l'intera città cercherà di promuovere ciò che deve essere un vero e proprio cambiamento culturale nella società odierna. Tra gli eventi da segnalare Siamo cosi: riflessioni sul femminile in programma, concerto - in programma giovedì 23 novembre alle ore 20:30 a ingresso libero - del gruppo friulano delle Freevoices, di ritorno da un tour nazionale tutto esaurito. Per chi volesse è possibile partecipare al percorso di formazione sull’autodifesa proposta in più comuni , oppure al convegno su un tema importante e scottante, quello sulla tutela legale degli orfani dei femminicidio, previsto mercoledì 22 novembre dalle ore 15 in sala Degan della Biblioteca civica. Anche i giovani scenderanno in piazza con un flashmob organizzato dagli studenti del Leo-Major di Pordenone per dimostrare che soprattutto i giovani devono essere i motori del cambiamento.