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Cala il sipario sulla settimana più bella dell'anno

Chiusa la 23esima edizione di Pordenonelegge. Quando la città si tinge di giallo riesce a diventare qualcosa di unico

Anche quest’anno è andata. Possiamo dire che è andata molto bene. Pordenonelegge si conferma ancora una volta l’evento di punta della città, anzi, la settimana più bella dell’anno.
C’è un energia nella città dipinta di giallo che non si respira in nessun altro periodo, c’è un assembramento che è una gioia da vivere e da vedere.

Citando Michelangelo Agrusti, è molto positiva una partecipazione così ampia di persone per un evento culturale e non per le salsicce. 
Il punto è proprio qui, nella cultura. Al di là delle voci polemiche che giustamente ci sono e criticano il festival (che non potrà mai andare bene a tutti) per gli aspetti più disparati, Pordenonelegge trasforma la città.

Perché in questa settimana c’è un’invasione di cervelli e di pensieri che è impossibile trovare altrimenti, perché c’è un piccolo esercito di giovani che veglia sugli eventi, e con questi cervelli ospiti in città deve giocoforza entrare in contatto. E c’è molto molto altro , visibile e non. 

In una città di 50.000 abitanti, avere 600 ospiti del livello che abbiamo appena visto è qualcosa di straordinario.

PordenoneToday è online da due settimane. In punta di piedi siamo entrati nel festival e abbiamo cercato di raccontarvelo, ascoltando un po’ di idee che potete trovare qui.

Alla prossima edizione e viva Pordenonelegge!

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