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Radiologia d’urgenza in crisi tra gettonisti e appalto ai privati

Tra liste di attesa e carenza di specialisti Asfo costretta ad affidarsi a figure esterne

Non c’è pace per la sanità pubblica. Dopo i casi di San Vito al Tagliamento, Sacile, Maniago e Spilimbergo, anche l’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone deve far fronte a una crisi di personale che si ripercuote sulla lista d’attesa. Come riporta il Gazzettino, la radiologia d’urgenza sarà affidata a una società esterna per quanto riguarda gli orari notturni e i giorni festivi, anche se non sarà un processo immediato visti i tempi burocratici che portano all’organizzazione della gara d’appalto. 

La scelta di assegnare il servizio di radiologia del pronto soccorso a un operatore esterno è legato soprattutto alla necessità di concentrare gli sforzi degli specialisti durante l’attività diurna, consentendo così di recuperare visite e controlli che si sono accumulati negli ultimi mesi. Eppure i problemi non mancano. Per avere nuovo personale bisogna comunque attendere i tempi tecnici (si parla in questo caso di autunno) per organizzare l’appalto. Un altro ostacolo è che anche le società private hanno difficoltà a cercare operatori disposti a essere usati per i vari turni.  

La strada, almeno nel lungo periodo, è dunque tracciata, sebbene Asfo debba comunque pensare alle soluzioni da offrire ai pazienti nell’immediato presente. Per risolvere i problemi che stanno toccando l’intero sistema sanitario l’azienda dovrà ricorrere ai medici a gettone (tre o quattro radiologi) che si occuperanno di coprire gli orari di notte e i festivi all’interno del reparto di radiologia del pronto soccorso di Pordenone.

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