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Il ristorante Sostansa tra le novità della Guida Michelin

A un solo anno dall’apertura il locale entra nell’olimpo della gastronomia, anche se per la stella bisognerà attendere

Quando si riconosce l’essenza e la qualità di un ristorante il tempo diventa un concetto relativo. Qui però si è superato ogni legge della gastronomia, dato che è davvero difficile nascondere lo stupore di fronte alla crescita di Sostansa di viale Cossetti. A un solo anno dall’apertura (dicembre 2021) la nuova realtà di Davide Bisetto e Stefano Sacilotto è entrata ufficialmente nell’olimpo della cucina: la Guida Michelin, considerata la punta di diamante per qualunque chef. L’incoronazione di un sogno, il primo traguardo dopo un percorso fatto di fatica e sacrifici. Per scongiurare qualunque fraintendimento, il ristorante al momento risulta tra le 77 novità presenti in questa guida, consultabile sia sul sito ufficiale che sull’app scaricabile nei principali store. Per sapere infatti quali saranno i ristoranti stellati o che otterranno alcuni dei riconoscimenti assegnati nel corso dell’anno, si dovrà aspettate l’8 novembre.

Le tre novità friulane

Il Friuli Venezia Giulia può comunque festeggiare, dal momento che si porta a casa tre nuovi locali che hanno attirato l’attenzione degli ispettori Michelin. Il primo l’abbiamo già citato ed è Sostansa di Pordenone, ma anche l’Osteria Sant’Andrea di Brazzaco e l’Indiniò di Raveo risultano tra i fortunati nonché i candidati alla prima stella.

Una bella sorpresa

Pordenone comunque si conferma tra le eccellenze del settore, grazie anche a questi due cuochi che, oltre ad aver condiviso questa passione per la cucina, hanno una lunga esperienza alle loro spalle. La loro filosofia, si legge nella nota della Guida, «parla di "racconti di cucina" e piatti "urban": ovvero, si sceglie il meglio del mercato, rispettando anche - ma non solo - la stagionalità dei prodotti, per presentarli poi in piatti generosi, gustosi e accattivanti. A pranzo carta con alternativa di business lunch a voce; la sera, possibilità di optare per due degustazioni a sorpresa».

Il ristorante è riuscito dunque ad accogliere diversi stili adattandoli al contesto pordenonese. Lo stesso vale per il menu, moderno, accattivante, e allo stesso tempo legato alle tradizioni del territorio. Una formula vincente che gli ha permesso di aggiungersi ad altri talenti della cucina: La Ferrata (sempre a Pordenone); l’Osteria Borgo Ronche di Fontanafredda; La Ciotola di Porcia; Il Favri di San Giorgio della Richinvelda; La Stella di Meduno; l’Osteria da Afro e La Torre di Spilimbergo; e infine La Primula di San Quirino, l’unica stella presente in provincia.

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