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Sanità / Pordenone Nord

Stop ai vaccini alla Cittadella della salute, si andrà dai privati

L’Azienda sanitaria ha deciso che per la prossima campagna vaccinale si cambierà registro. Confindustria si è già resa disponibile mettendo a disposizione alcuni spazi

Con l’autunno che dista solo alcune settimane, il tema su come affrontare la prossima campagna vaccinale è sul tavolo delle istituzioni. Il covid non è un capitolo chiuso, come dimostra la recente approvazione dei vaccini efficaci contro la variante Omicron da parte dell’Ema, l’agenzia europea per i medicinali. Sotto questo aspetto, come emerge sul Gazzettino, ci saranno diverse novità per quanto riguarda la loro distribuzione nei vari hub a Pordenone. L’Asfo avrebbe infatti deciso di non usare più la Cittadella della salute come centro vaccinale, se non per alcuni orari che potrebbero riguarda la giornata di sabato. I motivi sono principalmente due: evitare i problemi (ad esempio le code) che si sono manifestati nel corso della prima fase del covid; fornire tutti quei servizi ordinari (come i prelievi) che sono stati purtroppo messi a margine per far fronte all’emergenza sanitaria degli scorsi anni.  

Confindustria disponibile

Se i centri attivati in passato dall’ospedale torneranno alle loro funzioni originarie, bisognerà lo stesso organizzare la campagna vaccinale tenendo conto non solo dei più fragili e degli anziani, ma anche a tutte le fasce che sono state comprese durante la pandemia. Da questo punto di visto l’Asfo è stato categorico: saranno i privati a gestire le somministrazioni in città. E tra questi, Confindustria si è detto disponibile a offrire alcune aree che sono già state usate in questi mesi come l'hub Real Asco. Per quanto riguarda invece l’intera provincia non ci saranno grossi cambiamenti, con le aziende ospedaliere di San Vito (in questo caso il centro prelievi), Maniago e Spilimbergo che torneranno a essere operativi per la questione legata ai vaccini.

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