Tempi di attesa per visite ed esami: Asfo fanalino di coda

Un altro brutto colpo per la sanità provinciale tra carenze di personale e reparti in costante affanno e in difficoltà nella gestione dei turni. Tutto questo purtroppo va a incidere sui tempi di attesa stimati per le prestazioni del servizio sanitario regionale come emerge dal report dell’Arcs (azienda regionale di coordinamento per la salute) dell’ultimo trimestre del 2022. Il documento presenta dei risultati alquanto discordanti per quanto riguarda la provincia di Pordenone. Dalle ultime stime, infatti, Asfo è al momento il fanalino di coda se si osservano le prestazioni con priorità breve, dove il tempo massimo per l'erogazione del servizio è di dieci giorni al massimo. La puntualità in questo caso viene garantita solo su un utente su tre (39,58%). Un dato che fortunatamente cresce fino a toccare il 60% per le prestazioni differibili, dove i tempi di attesa sono al massimo di 30 giorni, e il 70% per quelle programmate, dove le tempistiche possono sfiorare i 120 giorni. 

I dati del Cro

Diverso è il discorso del Centro di riferimento oncologico di Aviano, che può contare su flussi più contenuti che vanno inevitabilmente a influire sui tempi di attesa. La percentuale del Cro in questo caso si attesta sul 64,29% per le prestazioni brevi. Una cifra che si riduce fino al 59,21% per le prestazioni differibili, ma che subisce una forte impennata per quelle programmabili sfiorando il 90% (88,38%).

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Tomasello: «Pordenone ultima ruota del carro»

Il segretario del Pd provinciale Fausto Tomasello guarda con preoccupazione i dati dell’Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute.«In sanità bisogna cambiare rotta al più presto e anche chi sta al timone, altrimenti finisce male. I cittadini già da tempo lo sapevano e la Regione lo dichiara anche ufficialmente: per la Giunta Fedriga e il centrodestra il Pordenonese è l’ultima ruota del carro, il fanalino di coda del Friuli Venezia Giulia. Non si spiegano altrimenti i dati che emergono dalle rilevazioni dell’Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute, e che piazzano l’Asfo di gran lunga in fondo alla classifica regionale per i tempi di attesa delle prestazioni del Servizio Sanitario Regionale. Se la situazione regionale è pesante ovunque, nella Destra Tagliamento è il dramma». 
Per l'esonente dem «considerando che queste prestazioni comprendono quelle erogate dal privato convenzionato è evidente che in particolare sul nostro territorio bisogna denunciare un pesante arretramento dei servizi sanitari, che non sarà guarito con le annunciate massicce dosi di fondi ai privati. O si punta con decisione sul salvataggio e della sanità pubblica oppure le migrazioni in altre Regioni aumenteranno e qui i servizi peggioreranno».