rotate-mobile
il vademecum

Truffe online, le Poste: «Non chiediamo mai dati riservati, per nessun motivo»

I consigli dell'azienda per evitare brutte sorprese ricevendo mail o telefonate da parte di malintenzionati

I truffatori sono sempre in attività e gli utenti di Poste italiane spesso nel mirino. Per questo Raffaele Ciccarelli, responsabile del Fraud management Nord Est dell’azienda, dà alcuni consigli agli utenti per evitare di cadere in spiacevoli sorprese.
Poste Italiane S.p.A. e PostePay S.p.A. non chiedono mai i dati riservati (utenza, password, codici di sicurezza per eseguire una transazione, ad esempio codice OTP-One Time Password ricevuto via sms) in nessuna e per nessuna finalità.

«La nostra prima raccomandazione – spiega Ciccarelli - è di non dare a nessuno questi dati riservati: se qualcuno, anche presentandosi come un operatore di Poste Italiane o PostePay, chiede tali informazioni, si può esser certi che si tratta di un tentativo di frode».

Il consiglio quindi è sempre quello di non rispondere mai a e-mail, sms, chiamate o chat da call center che chiedono informazioni personali.
Un ulteriore consiglio è quello di non scaricare mai gli allegati di mail sospette o di cliccare i link contenuti nel testo. Poste italiane, infine, consiglia di inoltrare all’indirizzo antiphishing@posteitaliane.it

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Truffe online, le Poste: «Non chiediamo mai dati riservati, per nessun motivo»

PordenoneToday è in caricamento