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Droga e alcol alla guida, arriva una task force per sensibilizzare i giovani

Il Comune di Pordenone ha ottenuto 303 mila euro da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri per finanziare progetti di formazione ai ragazzi delle scuole contro ogni abuso di sostanze

Il Comune di Pordenone ha stretto una collaborazione insieme al comando di polizia locale e l’U.O. progetti europei per ridurre l’incidentalità legata all’uso di alcol e sostanze alla guida. È ciò che emerge nella Sala Consiliare del Municipio di Pordenone durante la presentazione di Vado sul Sicuro, il progetto di sensibilizzazione che ha partecipato al bando istituito del Dipartimento Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il programma, delle durante di 12 mesi, ha ottenuto un contributo di 303 mila euro da destinare a politiche di formazione e prevenzione rivolte alle scuole presenti sul territorio locale. Ma tra le varie proposte formalizzate nella giornata odierna, c'è una novità sostanziale che è quello di un simulatore per comprendere davvero gli effetti della guida in stato di alterazione. 

I dettagli

La soddisfazione arriva dal vicesindaco e assessore alla polizia locale e politiche per la sicurezza del Comune di Pordenone, Emanuele Loperfido, il quale si è soffermato sulla qualità del bando costruito per ottenere questi fondi statali. La città è risultata la prima in Regione di questa graduatoria, grazie a un programma che coinvolge tutti gli attori che si sono resi disponibili a questa iniziativa. L’obiettivo più volte marcato dagli interlocutori è di sensibilizzare gli studenti dei principali istituti scolastici locali e provinciali, attraverso attività di prevenzione e di contrasto all’uso di sostanze alteranti da parte dei giovani di età compresa dai 18 ai 29 anni.

Coesione tra istituzioni

La forza di Vado sul Sicuro risiede prima di tutta nella condivisione degli obiettivi da parte delle principali istituzioni locali. Per contrastare questi comportamenti serve partire dalle basi, investendo non solo in sicurezza e controlli nelle strade, ma anche attraverso dei progetti di formazione insieme agli istituti scolastici. Una finalità che non si deve però fermare ai confini di Pordenone, ma deve estendersi fino alle altre amministrazioni provinciali. I giovani sono il capitale umano su cui investire nel futuro, ma per farlo bisogna offrire loro lo spazio per potersi esprimere. Un dialogo che pone al centro le esigenze dei ragazzi che, tramite i loro rappresentanti scolastici, possono diventare un valore aggiunto per la comunità, presentando proposte concrete.  

Gli interventi

Sensibilizzazione, formazione e controllo sono le parole chiave che emergono nel corso dell’incontro, con gli interventi di diversi esponenti delle istituzioni. Tra questi, gli assessori alle politiche europee e giovanili del Comune di Pordenone Morena Cristofori e Alberto Parigi, il comandante della polizia locale Massimo Olivotto, la dirigente dell'ufficio scolastico regionale Giorgia Zucchetto, il direttore del Consorzio Universitario di Pordenone Andrea Zanni, e i rispettivi direttori del dipartimento di prevenzione e del dipartimento dipendenze e salute mentale di ASFO, Lucio Bomben e Fulvio Tesolin.

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