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ALIMENTAZIONE

Pasta in bianco per non ingrassare: come condirla in maniera sana ed equilibrata

Benefici reali solo con le giuste quantità

I benefici del mangiare la pasta in bianco sono reali o è solo l'abitudine ad aver creato un falso mito, facendo sì che questo alimento diventasse l'opzione numero uno, la prima scelta che viene fatta soprattutto quando si hanno dei disturbi allo stomaco o per cominciare un nuovo regime alimentare?

1) La pasta in bianco non è innocua: fa ingrassare

La pasta in bianco non è così innocua per la bilancia. Ha un apporto calorico di 360 Kcal per 100 grammi (peso a crudo). Per un alimento scondito ha quindi una elevata quantità di zuccheri. I carboidrati, infatti, che nella semplice pasta in bianco rappresentano l’80% del prodotto, non sono nient’altro che zuccheri potenzialmente nocivi per la nostra salute.

Pensare che i carboidrati siano “grassi” non è del tutto corretto, anzi. In realtà il quantitativo di grassi presenti nei carboidrati è praticamente nullo. Quale problema rappresenta allora una semplice pasta in bianco per la nostra salute? Semplice: la presenza di zuccheri.

Gli zuccheri presenti nei carboidrati vengono assorbiti dal nostro intestino causando un diretto aumento della glicemia, un dato significativo per comprendere quanti zuccheri sono presenti nel sangue. Un eccessivo consumo di carboidrati comporta quindi un elevato valore glicemico, che scatena nell’organismo l’innalzamento dell’insulina e che, a lungo andare, può davvero essere dannosa per la salute. Basti pensare alle patologie di insulino-resistenza o alla comparsa del diabete di tipo 2.

2) Attenzione alle quantità

Affermare che una semplice pasta in bianco sia dannosa è forse eccessivo, ma avendo illustrato le conseguenze dirette che i carboidrati hanno sull’organismo, è lecito affermare che il segreto stia nella quantità e nella frequenza con la quale si consuma la pasta. I carboidrati immessi nel corpo, infatti, possono svolgere tre funzioni distinte:

  • produrre energia chimica;
  • depositarsi sotto forma di glicogeno;
  • trasformarsi in grassi.

Consumando quantità ridotte e calibrate di carboidrati, quindi, saremo in grado di produrre la giusta energia da consumare nell’arco della giornata senza eccedere con gli zuccheri e senza pericoli per la salute. Al contrario, una quantità sopra la media, aggiunta al consumo di zuccheri presenti in altri alimenti, possono farci ingrassare considerevolmente. 

3) Quando il consumo è eccessivo

Si dice che “i carboidrati rendano felici”, un detto popolare che è vero…solo in parte. Se il senso d’appagamento e di sazietà che fornisce un piatto di pasta in bianco è certamente superiore ad un’insalata, è altrettanto vero che subito dopo esserci fatti una scorpacciata di carboidrati ci sentiamo spesso stanchi, senza forze e sonnolenti.

Non sono sensazioni da sottovalutare e, soprattutto, non sono casuali: il brusco calo della glicemia, anche detta ipoglicemia postprandiale, non solo ci fa sentire senza forze, ma aumenta anche il senso di fame. Ciò significa che, in conseguenza di un calo energetico importante, avremo anche voglia di mangiare di più. Un brutto circolo vizioso che rischia non solo di farci ingrassare, ma anche di sviluppare patologie come arteriosclerosi e diabete. 

4) Come scegliere le giuste quantità e i condimenti

Per rendere più golosa la pasta bianca, che come abbiamo visto parte già da una base calorica alta, solitamente si opta per un po’ di burro, pensando di rimanere sul leggero. Niente di più errato: 25 grammi di burro e 80 grammi di pasta arrivano da soli a 470 kcal, ovvero 1/3 del fabbisogno calorico giornaliero di una persona adulta con vita sedentaria, come quella che si può avere lavorando in un ufficio.

5) Alleatevi con le proteine

Abbiamo capito come un semplice piatto di pasta in bianco non sia poi così “leggero” e salutare, ma non dobbiamo per questo rinunciare a coccolarci quando abbiamo voglia di carboidrati. Semplicemente, è necessario imparare a bilanciare correttamente gli alimenti all’interno di un piatto, aggiungendo quelli che sono in grado di abbassare l’apporto glicemico: le proteine.

Un piatto di pasta condito con pomodoro e macinato di bovino magro, ad esempio, ci regalerà una digestione più lenta e un rallentamento dell’assorbimento degli zuccheri, non comportando quindi variazioni nella glicemia. Ecco alcuni esempi perfetti per condire la vostra pasta in maniera equilibrata e sana. Vediamo, in conclusione, alcuni esempi.

  • tonno pomodoro
  • pollo e peperoni
  • funghi e zucchine
  • con macinato di manzo magro e zucchine
  • con salmone e prezzemolo

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