L'autovelox non è omologato: avvocato vince ricorso contro la multa
Cancellata la multa alla penalista Anna Baggio che partendo da Pordenone aveva superato i limiti di velocità per una "infrazione" rilevata dal famigerato misuratore di velocità posizionato in provincia di Treviso
Anna Baggio, avvocato penalista del Foro di Treviso, ha vinto il ricorso contro il Comune per una infrazione rilevata dall'autovelox a Riese Pio X, in provincia di Treviso. La vicenda che ha visto protagonista la professionista del Foro trevigiano si è svolta lo scorso giugno quando la Baggio stava tornando da Pordenone ed era diretta in ospedale a Castelfranco per fare visita ad un parente ricoverato. «Transitavo a circa 80 chilometri all'ora su una strada dove il limite è stato apposto a 70. Il punto è proprio questo: se la strada fosse davvero una extraurbana - la cosiddetta categoria C - cosa che in realtà non è, il limite dovrebbe essere messo a 90 chilometri all'ora».
Non è stata la prima a segnalare delle irregolarità nella zona dove è presente l'autovelox. Nel marzo del 2019 si era mossa anche la Procura, che aveva sequestrato 100 verbali - su 400 multe - e ipotizzato il reato di falso in atto pubblico. Ora sul misuratore di velocità in via Kennedy a Riese Pio X, che in passato aveva "beccato" una media di duemila automobilisti indisciplinati al giorno (il 30% dei 12 mila passaggi registrati nelle 24 ore) è piovuta un'altra grana per l'amministrazione comunale dopo la slavina di multe dichiarate illegittime dal giudice di pace di Treviso.
Sull'autovelox di Via Kennedy, che l'amministrazione comunale di Riese dice di aver voluto installare per evitare che su quella strada si potessero verificare ancora incidenti mortali (erano stati 4 prima che venisse posizionato) questa estate era intervenuto anche l'ex sindaco di Castelfranco Luciano Dussin che aveva chiesto anche un intervento chiarificatore da parte del ministero competente. «Serve solo a fare cassa - aveva detto Dussin - è irregolare. Una sentenza della Cassazione afferma che può essere installato solo su una strada con banchine laterali, cosa questa che in via Kennedy non esiste».
«Il comune di Riese - conclude la Baggio - conta sul fatto che spessissimo la sanzione, pagata in forma ridotta, ha un costo nettamente inferiore, al netto dei punti sottratti dalla patente, a quelli che il cittadino deve sobbarcarsi per fare ricorso. E lucra su questo. Ma è inimmaginabile che la Provincia e soprattutto la Prefettura consentano questo "falò" del diritto a cui però i giudici di Treviso stanno lentamente ma inesorabilmente ponendo un rimedio».