Bagno in piscina vestita, «il costume islamico è oppressione»
Il commento di Marco Salvador dopo il caso sollevato dall'ex assessore Romor
Dopo il caso della donna islamica che ha fatto il bagno vestita alla piscina comunale, e la conseguente reazione dell'ex assessore Romor, sul caso è intervenuto i consigliere comunale Marco Salvador.
«È inutile girarci attorno - sottolinea Salvador - nella cultura islamista la donna è soggetta alla volontà dell’uomo e fino a quando non ci sarà un processo di secolarizzazione, continueremo ad avere forti punti di frizione con essa».
«Non c’è alcuna “poesia” o “giustificazione di identità culturale” a questo - prosegue il consigliere comunale - Allo stesso modo, è importante che le donne di fede islamica possano frequentare le spiagge e i luoghi all’aperto pubblici, almeno questo rappresenterebbe un piccolo passo avanti, piuttosto che rimangono recluse in casa come è successo per molti e troppi anni. Queli indumenti - conclude Salvador. sono oppressione, non libertà. Questo la nostra società laica e liberale deve dirlo chiaramente».