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Mercoledì, 24 Aprile 2024
sanità / Aviano

L'oncologia del Cro si rinnova: dalla Regione sette milioni di euro per nuovi macchinari

L’annuncio arriva dal vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi: «Uno sforzo che serve a  potenziare i presidi sanitari del Friuli Venezia Giulia»

Sette milioni di euro. È la cifra stanziata dalla Regione per aumentare i servizi e le funzionalità all’interno del Cro di Aviano. Una struttura che andrà a beneficiare di una serie di macchinari di ultima generazione per le diagnosi ai pazienti. L’annuncio arriva direttamente dal vicepresidente della Giunta del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, che per potenziare i presidi sanitari del territorio ha deciso di puntare su nuovi investimenti grazie ai fondi previsti dal Pnrr e  regionali  «per rispondere in maniera sempre più efficiente, puntuale e appropriata alle esigenze di salute dei nostri cittadini»

I finanziamenti verranno stanziati per acquistare vari dispositivi medici. «In questi giorni - spiega Riccardi - è stato accettato l’ordine di acquisto per il sistema radiologico telecomandato per la Struttura operativa complessa (Soc) di radiologia oncologica, per oltre 400mila euro: entro l'anno il macchinario sarà disponibile e in attività».

Si tratta di un sistema di ultima generazione che andrà a sostituire le vecchie apparecchiature presenti all’interno del centro di riferimento oncologico. Uno strumento che offre degli esami radiologico-convenzionali e di radiologia interventistica che si distinguono per l’accessibilità e la comodità di utilizzo da parte dei pazienti oncologici che potranno contare su un dispositivo di alto livello. 

E non sarà il solo. Sempre nel settore della radiologia, ci sarà un nuovo mammografo digitale del valore di 324mila euro. Un mezzo che è già presente in struttura e che è già stato installato in modo da effettuare la fase di collaudo definitivo. Basteranno poche settimane e sarà pronto per l’utilizzo. Una volta in funzione i medici potranno utilizzare ogni sua funzionalità per accrescere il livello dell’offerta di prestazioni diagnostiche senologiche.

«Un altro importante investimento, per 2,8 milioni di euro, - continua Riccardi -  riguarda una Pet/Tac di ultima generazione, completamente digitale, che permetterà di ottimizzare l'attività sanitaria, migliorando la qualità e la continuità delle prestazioni, potendo soddisfare pienamente la domanda, potenziando il servizio erogato e offrendo garanzie ancora migliori su qualità e sicurezza delle prestazioni rispetto a quelle erogabili dalla macchina in uso».

Sempre nel mese di gennaio la Regione ha deciso di provvedere all’acquisto di un nuovo acceleratore per trattamenti radianti ad alta precisione, per 3,3 milioni di euro. Un modello che sostituirà l'acceleratore in uso e sarà impiegato per patologie oncologiche profonde e superficiali. Ciò che colpisce di questo apparecchio è che è ‘interoperatibile’. Un concetto che non è più esclusivo dei settori informatici o delle telecomunicazioni, ma che è entrato di diritto nel vocabolario medico consentendo di scambiare informazioni con altre apparecchiature in dotazione nella struttura di radioterapia del Cro, con effetti positivi  in termini di efficienza, sicurezza clinica e qualità del servizio.

«L'ammodernamento del parco tecnologico previsto nel Pnrr col fattivo supporto della Regione, - conclude il vicepresidente - fa parte di un programma di investimenti più ampio e complessivo in atto per il Cro; rappresenta un importante sviluppo per l'istituto, che porterà a ulteriori miglioramenti diagnostici e di cura in oncologia a beneficio di tutti i pazienti».

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