Rubano 500 mila euro a un ragazzo invalido: madre e cugina condannate per peculato
L'inchiesta è nata dopo la segnalazione da parte dell'ex compagno della vittima. Dalle ricostruzioni effettuate dagli inquirenti sono stati sottratti in totale 504mila euro.
Tre anni alla madre, di Pordenone e tre anni e quattro mesi alla cugina, di Portogruaro. È questa la condanna inflitta alle due imputate accusate di aver sottratto denaro al figlio invalido a seguito di un incidente stradale. Il processo si è svolto di fronte al collegio presieduto dal giudice Alberto Rossi dove a entrambe è stato contestato il reato di peculato per i fatti che sono stati in seguito ricostruiti dalla Guardia di finanza.
I magistrati hanno deciso inoltre di disporre una provvisionale di 15 mila euro all'amministratrice di sostegno e 5 mila euro all’ex compagno che è stato il primo a denunciare quanto stava accadendo. Allo stesso tempo sono stati confiscati 148 mila alla madre e 112mila alla cugina, per un totale di 260 mila euro.
L'accusa
Come riporta il Gazzettino tutto è cominciato nel 2008 dopo che il ragazzo è rimasto coinvolto in un incidente stradale che ha portato a un risarcimento di 450mila euro da parte dell'assicurazione. Soldi che, secondo quanto sostenuto dall'accusa, sono stati sottratti in maniera illecita dai familiari. Stando a quanto emerso dall'inchiesta si parla all'incirca di 504 mila euro, di cui 263 mila per l'acquisto di una residenza e per la riqualificazione in modo da ridurre ogni barriera architettonica per il figlio disabile. Nel corso degli accertamenti sono stati infine riscontrati dei bonifici emessi alla cugina di Portogruaro, alcuni dei quali sono stati destinati nel conto di una società gestita proprio dalla familare residente in Veneto.