Evasori della Tari, buco da quasi mezzo milione l'anno: arrivano i riscossori del credito
Gea ha aperto un bando per trovare le figure che recupereranno le tasse non pagate dai cittadini disonesti
Gea - Gestioni ambientali Spa, azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti in città e in altri Comuni della provincia, si sta muovendo per risolvere la piaga degli evasori della tassa sui rifiuti. Sono tanti i residenti disonesti a Pordenone che non hanno mai pagato la Tari (ora Taric), vivendo sulle spalle dei cittadini onesti e lasciando un buco da quasi mezzo milione di euro all'anno.
Si tratta di quasi il 10% sul totale delle utenze, cioè almeno 2.000 famiglie di evasori.
I dati tra Gea e Comune di Pordenone non erano mai stati incrociati e quindi questo dato in passato non era noto, ma adesso con il cambio della raccolta i nodi stanno venendo al pettine. Gli abbandoni di rifiuti in strada, seppur diminuiti, sono ancora molti. E nella quasi totalità non si tratta - come dicono in molti - di "pendolari dei rifiuti". Si tratta semplicemente di pordenonesi che non avendo la tessera per aprire i bidoni lasciano la loro immondizia in giro.
Gea quindi sta cercando delle figure professionali per la riscossione del credito e ottenere così i soldi che i cittadini disonesti non hanno pagato. Come scrive l'azienda stessa, «l’importo annuo del servizio da affidare è stimato forfettariamente, sulla base dei dati pregressi, in € 14.508,00 (euro quattordicimilacinquecentootto/00) oltre ad IVA, considerando un importo medio annuo da recuperare pari a € 450.000,00».