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l'indagine

Furti e danni nei negozi, arrestata la banda del piccone

Operazione della squadra mobile della questura di Pordenone

Avevano trovato il loro obiettivo preferico nei grandi negozi, principalmente gestiti da imprenditori cinesi, per forzare le casseforti, rubare contanti e poi darsi alla fuga.
Stavano contando i soldi in un albergo di Padova, dove avevano base, quando sono arrestati dalla polizia. 

L'indagine della sqaudra mobile e della Procura di Pordenone ha fatto finire in carcere tre cittadini romeni,  R. V. di anni 43, M.M. di anni 41 e I.P. di anni 40, tutti con precedenti specifici, ritenuti gravemente indiziati di aver commesso sette furti pluriaggravati nei confronti di altrettanti esercizi commerciale siti nella provincia di Pordenone tra il gennaio e il maggio 2022.

Il furto in Pontebbana

Le indagini sono partire il 25 febbraio, dopo la denuncia del tirolare del negozio “Gimme Five”, di viale Aquileia. Qui i tre romeni avevano reciso la rete di protezione del perimetro esterno, con un piccone avevano praticato un grosso foro sulla porta di servizio, posta nella parte posteriore, facendo ingresso all’interno del negozio, dove, eludendo il sistema di allarme, s’erano impossessati di diverse migliaia di euro in contanti custoditi all’interno della cassaforte, oltre a borse, giocattoli ed altri oggetti per la casa.

Gli inquirenti, coordinati dal procuratore Raffaele Tito, hanno poi rilevato diversi furti, commessi con modalità simili e sempre ai danni di cinesi, a Pordenone e Spilimbergo. 

Come operava la banda

Come si è scoperto in seguito, la banda agiva già da diversi anni utilizzando sempre lo stesso modus operandi: dopo esser giunti in Italia in auto direttamente dalla Romania, i tre si muovevano prontamente su tutto il centro nord Italia per commettere furti; in particolare una volta  individuato l’obiettivo passavano all’azione ed oltre a portar via soldi ed altra refurtiva, devastavano il negozio con l’utilizzo di picconi e altri arnesi causando ingenti danni alle strutture dei negozi stessi, tanto che i loro gestori si vedevano costretti a chiudere l’attività per diverso tempo. 
La banda, dopo vari furti in pochi giorni, tornava in Romania così da eludere le indagini. 

Gli inquirenti in un secondo momento hanno scoperto che la stessa banda aveva rubato nel negozio, “M.P. Market” di Sacile e "Lai Mai" di Pordenone. A tradirli sono stati anche alcuni video postati sui social dove i tre, ignari di essere monitorati dalla polizia, esibivano tranquillamente la refurtiva.

Arrestati nel Padovano

L'attività della banda è finita lo scorso 10 settembre, quando i tre sono stati individuati in un albergo in provincia di Padova poche ore dopo il loro ingresso in Italia.
Al momento dell’esecuzione del provvedimento di fermo i tre avevano 11 mila euro in contanti, verosimilmente provento di furto ed altra refurtiva.

I tre ladri romeni sono ora reclusi presso le case circondariali di Padova, Udine e Belluno. Su uno dei tre pendeva inoltre un ordine di carcerazione per scontare una pena di un anno e quattro mesi di reclusione. 

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