Furti di rame nel Nord Italia: sgominata banda di ladri, sette arresti
La banda ha commesso diversi colpi in varie parti del Paese. I ladri, quasi tutti con precedenti penali, sono stat intercettati dalle forze dell'ordine grazie a un'attenta indagine investigativa.
Oltre tre tonnellate di rame per un valore di 35 mila euro. È questo il bottino di uno dei primi colpi compiuti a Pordenone da una banda di ladri arrestata dalle forze dell'ordine. Il gruppo, formato da otto persone di nazionalità rumena, si è reso protagonista di diversi furti di rame e altro materiale ferroso nel nord Italia.
Gli agenti della Squadra Mobile, sotto il coordinamento del Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Pordenone, dr. Marco Faion, hanno svolto un'indagine articolata al fine di individuare e trarre in arresto i componenti della banda, quasi tutti gravati da precedenti penali.
I colpi
Secondo quanto emerso dall'attività investigativa solo uno di loro uno era residente in Italia. Non tutti commettevano lo stesso colpo, ma gli agenti hanno riscontrato che la banda per ogni furto ha utilizzato lo stesso modus operandi. Tre o quattro persone, dopo esser giunti in Italia direttamente dalla Romania a bordo di un'auto e un minivan, decidevano l’obiettivo attraverso una ricerca su internet per poi passare all'azione con la stessa tecnica: un foro all’interno della recinzione, e poi l'irruzione all'interno dell'azienda per rubare in pochi minuti rame e materiale ferroso. Una volta caricata la refurtiva all'interno delle vetture, i ladri tornavano nel loro Paese anche se spesso erano soliti sostare nei pressi delle stazioni di servizio autostradale, evitando in ogni caso di alloggiare in alberghi.
Le indagini
Il lavoro della squadra volante della questura di Pordenone è cominciato nel mese di maggio con l'intervento in un’azienda che si occupa del commercio all'ingrosso di rottami e sottoprodotti della lavorazione industriale metallici. Gli agenti hanno scoperto che la banda si è introdotta nella sede di Pordenone rubando tre tonnellate di rame dal valore commerciale di oltre 35 mila euro. Un secondo colpo si è verificato qualche giorno più tardi con venti chilogrammi di rame sottratti dalla stessa impresa.
Gli investigatori grazie alle attività d'indagine hanno scoperto che il gruppo, oltre ad aver commesso un terzo furto nella stessa ditta, si è diretto in un'altra azienda specializzata nel commercio di materiale ferroso ad Azzano Decimo. In quel caso però, dopo aver reciso la rete metallica di protezione, è scattato l'allarme impedendo così di effettare il colpo, andato invece a segno il 27 giugno all'interno di uno stabilimento in provincia di Padova dove sono state rubate oltre due tonnellate di rame.
Gli arresti
Una volta terminata l’attività investigativa, il Pubblico Ministero ha chiesto e ottenuto dal Gip Rodolfo Piccin, l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di sette degli otto indagati.
Dopo essere riusciti a individuare i responsabili, gli agenti lo scorso 1° ottobre hanno intercettato lungo l'autostrada A34, direzione Trieste due degli arrestati. B.R., di 27 anni, e il 23enne L.D., sono stati fermati dalla Polizia Stradale a bordo di una vettura mentre stavano lasciando il territorio nazionale, e trasferiti alla casa circondariale di Trieste. All’interno della macchina sono state rinvenute e sequestrate numerose barrette di stagno di 50 cm dal peso complessivo di oltre 3 tonnellate. Sempre dentro la vettura è stato trovato altro materiale ferroso, probabile provento di furto. Nel momento dell'arresto c'era un terzo soggetto, denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione.
Nello stesso giorno altri agenti della squadra mobile si sono diretti in provincia di Ferrara, dove hanno individuato e tratto in arresto il terzo componente della banda: il 36enne B. F. C.
Dal momento che l'indagine ha assunto un rilievo internazionale è stata chiesta la collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia in modo da localizzare gli altri membri del gruppo in Romania. Il 49enne V. T., T. S., così come il 22enne B.A. e il 29enne B.A., sono stati bloccati dalla polizia romena nelle loro abitazioni e arrestati, in attesa di estradizione.