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Martedì, 5 Dicembre 2023
il caso politico

Migranti: la maggioranza litiga sull'hot spot, Bullian: «Teatrino mediocre»

Secondo il consigliere regionale del Patto per l'Autonomia il centrodestra ha dato vita ad una serie di "prese di posizione confuse, contraddittorie e inconcludenti". Rizzetto chiede una riflessione, il segretario della Lega di Udine dice no, Novelli propone la montagna, Mazzolini si schiera contro

«Abbiamo assistito a una serie di prese di posizione confuse, contraddittorie e inconcludenti da parte del centrodestra regionale dove, in queste giornate, regna il caos dopo la probabile individuazione dell'hotspot per richiedenti asilo politico a Jalmicco». Lo afferma in una nota il consigliere regionale Enrico Bullian (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg), proseguendo subito con una serie di considerazioni personali.

Punto per punto: Lega e FdI

«Andando con ordine: il presidente della Regione Fedriga, anche in seguito all'incontro di inizio anno con il ministro Piantedosi a Trieste, si è espresso in più occasioni - continua l'intervento - a favore di centri di medie dimensioni. Non meglio esplicitati né, soprattutto, localizzati. Da quando, però, si è materializzata la possibilità concreta che il centro sorga nella piccola frazione di Jalmicco, all'interno della fatiscente caserma, il centrodestra ha proseguito in ordine sparso". "Ha iniziato il deputato e coordinatore regionale di FdI, Rizzetto, chiedendo un'ulteriore riflessione sulla localizzazione. Quindi, il segretario provinciale di Udine della Lega, Bosello, ha rifiutato l'idea stessa - aggiunge Bullian - di attivare un hotspot non solo a Jalmicco ma, in generale, su tutto il territorio regionale»

Forza Italia pensa alla montagna, Mazzolini dice no

«A quel punto, il consigliere regionale di Forza Italia e già parlamentare, Novelli, conferma la scelta dell'hotspot - dettaglia ancora l'esponente del Gruppo Patto-Civica - ma, preferibilmente, in una ex caserma in montagna. Così, il consigliere regionale della Lista Fedriga, Mazzolini, plenipotenziario per le questioni in quota, si sente chiamato in causa e legittimato a intervenire, accusando il proprio collega di maggioranza, Novelli, di aver subìto un colpo di calore e si spinge a proporre la sua semplice soluzione: i clandestini vanno respinti ai confini. Infine, oggi, interviene anche la sottosegretaria e coordinatrice regionale Savino, chiedendo di abbassare i toni. Un teatrino - conclude Bullian - davvero mediocre».

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