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Venerdì, 19 Aprile 2024
l'inseguimento di via dante

Auto "pulita", niente impronte né cellulari: le indagini sulla banda di ladri

Un 25enne albanese è in carcere e sarà interrogato. La Giulietta non risulta rubata, si cerca il proprietario

Dopo l’inseguimento tra polizia e ladri che si è concluso con incidente in contromano in via Dante, le indagini degli inquirenti si concentrano su due fronti.

Da un lato c’è l’unico membro della banda che è stato arrestato, un albanese di 25 anni. Con l’incidente si è bloccata la sua portiera, imprevisto che ha rallentato la sua fuga, consentendo alla polizia di arrestarlo. Ora si trova nel carcere di Vicenza e a breve sarà sentito dal magistrato.
Dall’altro, ipotizzando che il ladro non darà indicazioni utili per trovare i tre complici sfuggiti alla cattura ci sono i rilievi scientifici.

La polizia all’interno della Alfa Romeo Giulietta utilizzata per il furto hanno trovato tutti gli strumenti utilizzati dalla banda, oltre alla refurtiva.
I quattro hanno utilizzato guanti quindi sarà difficile trovare le loro impronte digitali, e comunicavano con delle radio per non essere intercettati. Non avevano cellulari e quindi non è stata agganciata nessuna cella telefonica.

Gli inquirenti stanno quindi setacciando auto e casa derubata alla ricerca di tracce biologiche. Inoltre, anche la Giulietta e il suo proprietario potrebbero raccontare qualcosa. Non si tratta di un’auto rubata e il numero di telaio è integro, nel bagagliaio c’erano delle targhe di riserva, clonate da un altro veicolo.

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