Proseguono le attività di controllo delle forze dell'ordine nel Pordenonese. Dopo gli ultimi blitz di settembre (l'ultimo compiuto dalla guardia di finanza aveva portato alla scoperta di 11 lavoratori in nero), nel corso degli ultimi controlli da parte del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Pordenone sono state sanzionate altre aziende, due delle quali legate al settore edile. 

Per un'impresa è scattata la maxi sanzione per l’impiego di un dipendente senza contratto di lavoro e per violazioni in materia di sicurezza sul lavoro. Per quanto riguarda invece la seconda azienda (sempre della provincia di Pordenone) erano presenti due lavoratori “in nero” impegnati in operazioni di rifacimento del tetto. In questo caso però gli agenti dell'Arma sono stati costretti a prendere ulteriori provvedimenti dal momento che la sospensione dell’attività imprenditoriale era già in atto. Ciò nonostante la società ha continuato i lavori. Una scelta che, oltre a provocare ulteriori misure restrittive, costerà all'azienda oltre 15.000 euro.

Due aziende agricole della provincia impegnate nella raccolta delle mele sono state al centro di ulteriori accertamenti dei carabinieri. Le sanzioni sono scattate per via di sei lavoratori stranieri senza contratto di lavoro, di cui due erano anche irregolari sul territorio.

In entrambi i casi è stato disposto il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per lavoro irregolare oltre a una multa di oltre 30.000 euro per via di alcune irregolarità riscontrate in materia di lavoro, salute e sicurezza.

Entrambe però hanno provveduto a revocare il provvedimento di sospensione sanando le inadempienze, dall'assunzione dei lavoratori con contratti di lavoro regolari al pagamento di una prima parte delle sanzioni.