Lite tra vicini: ritirata la licenza a un cacciatore
L'uomo aveva fatto ricorso al Tar dopo il provvedimento della questura di Pordenone
Il Tar si è procunciato sul ricorso presentato da un cacciatore al quale è stato revocato il fucile da caccia da parte della questura di Pordenone. Il tutto nasce da una lite tra vicini di casa come riportato dal Messaggero Veneto. L'uomo lo scorso 5 febbraio avrebbe minacciato una persona sbarrandole il passaggio con una carriola. La donna, dopo aver sporto denuncia ai carabinieri, ha sostenuto inoltre che il cacciatore sarebbe passato con la macchina ad alta velocità nei pressi del maneggio dei cavalli, mettendo a rischio l'incolumità degli animali.
La questura di Pordenone a seguito degli episodi segnalati dalla vicina ha deciso di emettere un provvedimento che ha portato alla revoca della licenza al cacciatore che ha subito chiesto un parere al Tribunale amministrativo per annullare la disposizione. Non solo il ricorso è stato respinto, ma l'uomo è stato condannato a pagare le spese per la lite al Ministero dell'Interno. Una cifra che si aggira sui 1.500 euro.
La valutazione dei giudici si è basata anche sulle dichiarazioni della moglie che non ha smentito le tensioni con il vicinato indicando anche un episodio ai danni del marito, quando anche la vicina aveva mostrato un comportamento violento con una carriola e un forcone. La questura era già a conoscenza di una situazione piuttosto complicata nel quariere come dimostrano alcune segnalazioni nel giugno 2022 dopo che il cacciatore aveva ottenuto il rinnovo del porto d'armi il mese precedente.