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Giovedì, 7 Dicembre 2023
I numeri

Morti sul lavoro: Pordenone settima provincia in Italia per rischio, Fvg terzo in Italia

Ad affermarlo è l’Osservatorio ambiente e sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre. Il report si riferisce ai primi sei mesi del 2023 ed è basato su dati Inail.

Pordenone maglia nera per quanto riguarda il rischio di morte sul lavoro nella prima metà del 2023. Il Friuli Venezia Giulia è invece la terza regione in Italia. Sono questi i risultati emersi dall’Osservatorio ambiente e sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre. 

I numeri

Se si osservano i dati a livello provinciale Pordenone rappresenta la settima provincia in Italia per rischio, in zona rossa con cinque decessi sul lavoro su 135.817 occupati annuali. Segue Udine, in zona arancione al 40esimo posto con quattro morti su 227.949 occupati e Gorizia al 42esimo (zona arancione), con un decesso su 57.518 persone. Trieste è al 67esimo posto con un incidente su 99.233 occupati annuali. 

Come funziona

Il report si riferisce ai primi sei mesi del 2023 ed è basato su dati Inail, con l'esclusione degli infortuni in itinere (che avvengono nel tragitto casa - lavoro). La classifica viene elaborata sulla base dell’indice di incidenza, ovvero il numero di morti sul lavoro ogni milione di abitanti. Per il Friuli Venezia Giulia i decessi totali sono stati 11 su 520.517 occupati annuali, con un indice del 21,1 per cento. A colpire inoltre del dato nazionale è il rischio d’infortunio per i lavoratori stranieri che è quasi il doppio rispetto agli italiani, con un incidenza di mortalità di 25,3 contro il 13,8 per cento dei lavoratori nati in Italia.

Secondo il presidente di Vega Engineering, l’Ingegner Mauro Rossato, la situazione a livello nazionale è «grave, anzi gravissima. E a testimoniarlo, purtroppo, è il numero dei decessi in occasione di lavoro, che rimane stabile negli anni. Ciò significa che il livello di sicurezza raggiunto negli ambienti di lavoro non è sufficiente a tutelare la vita dei lavoratori”. Secndo Rossato “dopo sei mesi ciò che ancora desta preoccupazione è l’incidenza di mortalità specie tra i giovanissimi lavoratori. Per chi ha un’età compresa tra i 15 e i 24 anni, infatti, il rischio di morire sul lavoro è quasi doppio rispetto ai colleghi che hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni». 

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