Un uomo tra i 50 e i 60 di età ha perso la vita questa mattina intorno alle 10 mentre si stava arrampicando sul Crodon di Brica, nelle Dolomiti Friulane. L'alpinista era in compagnia di un amico quando è successo il fatto. A dare l'allarme è stato un altro escursionista che aveva sentito delle grida nella zona del Cason di Brica. Ad un certo punto aveva notato la presenza di due sacchi a pelo anche se in quel momento non era riuscito a comprendere la zona dove provenivano i richiami di aiuto. L'uomo si è dunque diretto verso valle dato che in quell'area non funzionava il telefono. Alle 13 è scattato poi l'allarme dal rifugio Pordenone che ha segnalato tutto al Nue112. 

Le dinamiche

Secondo quanto riferito dal compagno si è sentito un rumore di caduta sassi seguito dalle urla del collega con cui stava facendo l'escursione. L'amico ha anche riferito di essersi arrampicato fino a dove si trovava il capocordata rendendosi conto che versava in gravissime condizioni.  A quel punto aveva iniziato a chiedere aiuto e con il passare delle ore aveva iniziato a scendere lungo la parete con l'aiuto della.corda finché sono arrivati i soccorsi.

Le operazioni

La Sores ha contattato la stazione Valcellina del Soccorso Alpino e Speleologico e inviato sul posto l'elisoccorso regionale che ha imbarcato due tecnici a bordo per un sopralluogo. I membri dell'equipaggio, giunti sopra il casone, sono riusciti a individuare due persone a circa metà della parete sud del Crodon di Brica, a quota 2100 metri. Una persona stava chiedendo aiuto; l'altra, che si trovava una ventina di metri più in alto, non dava segni di vita. I due tecnici, dopo essere stati stati calati verso la zona dell'incidente, hanno richiesto l'intervento immediato di un medico vista la condizione critica di uno degli escursionisti. L'elicottero si è dunque spostato in direzione adel campo base per imbarcare l'operatore sanitario del Soccorso Alpino che a sua volta è stato verricellato in parete e ha constatato il decesso dell'alpinista che faceva da capocordata. 

La persona rimasta illesa è al momento sotto shock ed è stata trasferita verso il rifugio Pordenone. La salma, dopo il nulla osta del magistrato, è stata affidata alle pompe funebri.