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Cronaca / San Vito al Tagliamento

Lutto nella cultura, è morto lo scrittore e ricercatore Roberto Gargiulo

Aveva 64 anni. Il suo ultimo libro, Occhi profondi e cuori infiniti, raccoglieva le storie di chi si è occupato in prima persona della gestione della pandemia nei reparti di ospedale

San Vito al Tagliamento è in lutto per la scomparsa dello scrittore e ricercatore Roberto Gargiulo, morto a 63 anni a causa di un peggioramento delle sue condizioni di salute. C’è chi ha avuto modo di conoscerlo in veste di edicolante nella sede presente nella frazione di Ligugnana. E chi invece ha saputo cogliere la sua passione per la storia inseguendo le tracce lasciate dal suo territorio. 

Dopo essersi laureato in Lettere con indirizzo Archeologico Medievale all’Università di Trieste, cominciò a raccogliere i primi frammenti che, come tasselli di un mosaico, andavano a definire un quadro completo della cultura pordenonese. Con la casa editrice la Biblioteca dell’immagine ha pubblicato, per esempio, testi sulla storia di Brugnera e di San Vito al Tagliamento, non fermandosi qui. I suoi lavori spaziarono da L’ultima vittoria di Napoleone a La battaglia di Lepanto, fino alla Storia degli eretici veneti, i secoli dell’Inquisizione. E collaborò con lo scrittore Arrigo Petacco nella stesura de La guerra dei mille anni (edizioni Utet), de L’Ultima Crociata e La Croce e la Mezzaluna (Mondadori). 

Nel 2021 decise di abbandonare per un attimo il passato per focalizzarsi sul presente. Ed è qui che realizzò Occhi profondi e cuori infiniti. Un testo corale, usando le sue stesse parole, che «fatta salva la necessaria introduzione storica (la vocazione primaria è dura a morire), si compone di testimonianze, di esperienze e anche di sentimenti, profondi e importanti, come lo è stato questo anno e mezzo appena trascorso, così difficile anche solo da concepire un tempo».

Il post di Roberto Gargiulo si era concluso così, con un ringraziamento speciale a chi lo aveva sostenuto in questo lavoro: 

«Alcuni di voi mi sono stati affettuosi complici in questa difficile e al tempo stesso splendida esperienza e la gratitudine nei loro confronti non credo morirà mai». 

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