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il cantiere / Montereale Valcellina

Dopo quasi 40 anni la diga di Ravedis funzionerà a pieno regime

Partiti i lavori sulle paratoie: nel 2024 l'invaso potrà funzionare normalmente

Dopo quasi 40 anni dalla posa della prima pietra, avvenuta nel 1986, la diga di Ravedis dovrebbe iniziare a funzionare a pieno regime. In questi giorni è infatti iniziata la sistemazione delle paratoie degli scarichi di fondo. L’intervento, finanziato con quasi quattro milioni di euro dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, è il risultato di complessi studi e approfondimenti tecnici elaborati negli ultimi anni dai professionisti del Cbcm.

Ravedis l'anno prossimo potrà lavorare a pieno regime ed entrare nella fase di completa operatività, mettendo a disposizione di agricoltori e delle comunità civili l’intera capacità di invaso da 22 milioni di metri cubi.
«Una svolta che non può non farci esultare dopo un’annata orribile come quella appena conclusa - ha spiegato al proposito il presidente del Cellina Meduna, Valter Colussi -. La siccità del 2022 ci ha obbligato a scelte dolorosissime mai applicate prima nella storia friulana. Abbiamo dovuto razionare l’acqua ai soci a causa dell’estrema scarsità. Tra l’altro la carenza di precipitazioni prosegue ancor oggi, con un deficit che ci auguriamo possa risollevarsi di qui all’avvio alla stagione delle bagnature. Diciamo che con Ravedis al 100 per cento delle potenzialità potremo stare decisamente più sereni».

«Il massimo invaso dell’impianto di Montereale Valcellina va nella direzione giusta come polmone di accumulo idrico per i periodi secchi, con l’ovvia precisazione che Ravedis ha già dimostrato negli anni anche una vitale importanza nel contenimento dei danni delle ondate di piene nella pianura pordenonese», ha concluso Colussi.
Entrando nel merito tecnico del cantiere, i lavori consistono nel rinforzamento delle barriere in acciaio che permettono lo scarico di fondo del lago e nel generale potenziamento del mastodontico impianto oleodinamico di movimentazione che solleva e abbassa le paratoie a seconda delle necessità del momento. Il progetto, dopo aver superato l’esame della Direzione generale delle dighe di Roma, è stato appaltato qualche settimana fa dal Cellina Meduna. L’impresa aggiudicataria è la risultata la Misa, una società specializzata di Arzignano, in provincia di Vicenza. L’articolata serie di manutenzioni e pose di nuovi componenti durerà fino al 2024 ma il tutto è stata organizzato secondo protocolli che non andranno ad incidere con il calendario delle irrigazioni.

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