Prezzo medio dei carburanti, i benzinai: «Inutile e inefficiente»
La misura è entrata ufficialmente in vigore l'1 agosto, provocando non poche polemiche da parte dei gestori locali
«Inutile e inefficiente». Non usa mezzi termini Fabio Tesolin, gestore di uno dei distributori di benzina di viale Grigoletti. Il dibattito si è acceso sin dalla giornata di ieri, 1 agosto, quando è entrata in vigore la misura che obbliga di esporre tutti i prezzi medi di benzina e gasolio. Una scelta, quella del Governo, che non ha trovato il parere favorevole dell'associazione di categoria come dimostrano alcune dichiarazioni dei diretti interessati.
Il provvedimento nasce con l'intento di limitare le speculazioni e i rincari dei prezzi dei carburanti. Una tendenza che molto spesso si presenta durante i mesi estivi. Oggi, per esempio, il costo medio della benzina era di 1.930 euro (self). Leggermente più basso invece il prezzo del diesel che si aggira sui 1.790. A Pordenone la situazione sembra essere stabile rispetto al dato regionale. C'è chi sfora di due/tre centesimi, e chi invece riesce a tenersi sotto la soglia della giornata odierna. Insomma, tutto nella norma secondo il patto implicito tra i gestori secondo la legge del mercato.
Non è della stessa opinione Tesolin: «A dire il vero stiamo già riscontrando un aumento sia della benzina che del diesel. E questo potrebbe proprio portare a una serie di limitazioni della concorrenza. C'è infatti il rischio che un distributore possa avvicinarsi al prezzo medio dei carburanti. E questo, oltre a impedire la competizione tra gestori, potrebbe portare a una crescita delle tariffe per i consumatori».
Allo stesso tempo devono far fronte all'altra concorrenza che si trova fuori dai confini italiani. La Slovenia ha prezzi di gran lunga inferiori anche di 35 centesimi al litro. Insomma, non una buona notizia per gli automobilisti.
Non si può negare che le cifre siano lievitate con variazioni anche di cinque centesimi rispetto alla scorsa settimana. Ma è ancora presto per dire se effettivamente questo aumento sia dovuto ai cartelli esposti in ogni area di servizio. «Quei numeri stanno in realtà creando solo confusione», ammette Giulio che ha un distributore nel pordenonese. «Sono utili a titolo informativo, ma non sono mancati in verità clienti che pensavano che il prezzo medio valesse per ogni distributore in Friuli». Eppure per i gestori la questione è un'altra. «Esporre ogni giorno i prezzi può essere oneroso. Non parliamo di costi che per fortuna sono a carico delle compagnie ma di rischi che possiamo correre se non aggiorniamo in tempo i prezzi medi di benzina e gasolio. Se non lo facciamo entro le 10:30 possiamo prendere una multa che può variare da 200 a 2mila euro».