Sgarbi e le consulenze d'oro vietate: spunta una lectio magistralis pagata da Kronospan
Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, il sottosegretario alla cultura avrebbe incassato 300 mila euro in nove mesi. Una delle lezioni è stata finanziata dall'azienda di San Vito al Tagliamento.
C'è anche l'azienda di San Vito al Tagliamento tra i finanziatori delle attività del sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi finito nella bufera dopo l'inchiesta de Il Fatto Quotidiano. Secondo quanto emerge dal giornale il critico d'arte avrebbe incassato 300 mila euro per incontri, lectio magistralis e inaugurazioni di mostre sebbene la legge impedisca di esercitare incarichi al di fuori del proprio ruolo istituzionale.
La norma
Il problema dei compensi percepiti da Sgarbi è in questo caso legato a una legge del 2020 che stabilisce che «i titolari di cariche di governo, nell'esercizio delle loro funzioni, si dedicano esclusivamente alla cura degli interessi pubblici e si astengono dal porre in essere atti e dal partecipare a deliberazioni collegiali in situazione di conflitto d'interessi». Ciò impedisce quindi di «esercitare attività professionali o di lavoro autonomo in materie connesse con la carica di governo, di qualunque natura, anche se gratuite, a favore di soggetti pubblici o privati». Vittorio Sgarbi nella puntata del 26 ottobre di Piazzapulita ha dichiarato di aver ricevuto il via libera dall'Antitrust (l'Agcom) intervenuta proprio per alcune questioni sull'incompatibilità degli incarichi visto che ricopre ruoli di presidenza al Mart di Rovereto e a Ferrara Arte, oltre a scrivere per alcuni giornali.
I compensi
Sarebbero in questo caso due società a emettere le fatture per conto di Sgarbi: Ars Srl, gestita da Antonino Ippolito (capo segreteria al ministero), e Hestia srl, dell’attuale compagna Sabrina Colle. Sgarbi in nove mesi ha preso parte a diverse iniziative: ha partecipato a mostra su Andy Warhol a Polesella chiedendo 3.500 euro. 35 mila era invece il compenso per “La vergine delle rocce”, la mostra ad Agrigento. Per una lezione si Caravaggio la cifra si aggirava sui 200 euro al minuto. Una di queste, andata in scena lo scorso 5 ottobre, è stata finanziata proprio da un'azienda della provincia di Pordenone: Kronospan, con sede a San Vito al Tagliamento.
Il quadro
Vittorio Sgarbi risulta inoltre indagato dalla Procura di Roma per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Un'inchiesta partita dall'acquisto all'asta di un quadro del 1913 di Vittorio Zecchin "Il giardino delle fate" da parte della fidanzata Sabrina Colle. Secondo i magistrati l'acquisto è stato fatto con l'obiettivo di impedire qualunque intervento da parte del Fisco visto che, come riporta l'Ansa, il critico d'arte risulta avere un debito con l'Agenzia delle Entrate per un totale di circa 715 mila euro.