Sputa in faccia a un infermiere per la troppa attesa in ospedale, il vicepresidente Riccardi: «Intollerabile»

Oltre alla carenza del personale che in questi giorni si sta facendo sentire con l’aumento dei ricoveri per l’influenza e il covid, il personale sanitario deve purtroppo fare i conti con un altro problema che nulla ha a che vedere con la salute. L’ennesimo comportamento inaccettabile al pronto soccorso di Pordenone è avvenuto nelle scorse ore come ha riportato il Gazzettino. Secondo il giornale, infatti, un parente di una persona che stava attendendo la visita in ospedale ha cominciato a lamentarsi prima con un medico per via della lunga attesa e poi con gli infermieri. Un clima, come racconta il segretario del sindacato Nursind, Gianluca Altavilla, che si è deteriorato subito dopo con parole pesanti e con il gesto dello sputo rivolto all’infermiere del Santa Maria degli Angeli che ha scelto di non proseguire con lo scontro per evitare ulteriori problemi. Un episodio simile si era verificato nelle scorse settimane sempre al pronto soccorso di Pordenone quando un uomo aveva cominciato ad aggredire verbalmente il personale sanitario e a danneggiare le vetrate dell'edificio.

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Le parole di condanna delle istituzioni sono arrivate nella tarda mattinata di oggi con le dichiarazioni del vicepresidente e assessore con delega alla salute Riccardo Riccardi: «Non possiamo tollerare che gli operatori sanitari, che dedicano la loro vita a prendersi cura della nostra salute e a salvare vite umane, debbano subire aggressioni, minacce e insulti mentre svolgono il loro prezioso lavoro. L'episodio di Pordenone è solo l'ultimo di una lunga lista di casi simili che, purtroppo, avvengono troppo spesso. Non possiamo permettere che questo accada. Non c'è alcuna giustificazione per la violenza nei loro confronti»