Taglio dei tigli dell'ex Fiera, depositato il ricorso al Tar
Proseguono le iniziative in difesa degli alberi presenti nella zona del polisportivo Gino Rossi al centro di un intervento di riqualificazione da parte del Comune.
È stato depositato il ricorso al Tar contro il progetto del Polo Young dell'ex Fiera. Il progetto di riqualificazione del polisportivo Gino Rossi, assegnato alla cooperativa Ar.Co di Ravenna, prevede infatti il taglio di 47 alberi rispetto ai 53 previsti in passato. Un intervento che non ha convinto gli attivisti de "Il tiglio verde" che in questi ultimi mesi si stanno mobilitando in difesa del verde attorno alla struttura. Dopo le manifestazioni avvenute lungo le strade del centro, l'ultima mossa passerà per le vie legali tramite il Tribunale amministrativo regionale.
Spetterà dunque ai giudici pronunciarsi in merito alla richiesta presentata dall'associazione che punta a bloccare il taglio dei tigli. Nel sostenere l'iniziativa volontari de "Il tiglio verde" stanno raccogliendo tutti i fondi neccessari per finanziare le spese del ricorso al Tar contro il Comune, la Soprintendenza, la presidenza del Consiglio e il Ministero della Cultura e dell'Interno.
La nota di Legambiente
«Pordenone quest'anno è al terzo posto nella classifica nazionale dei capoluoghi di provincia di Ecosistema Urbano, - commenta Renato Marcon, presidente del Circolo "Fabiano Grizzo", - ma il punteggio raggiunto non tiene conto del futuro e in particolare di un progetto di riqualificazione urbana non al passo con i tempi, che non considera la crisi climatica e l'importanza di valorizzare il più possibile il verde in ambito urbano, non certo abbattendo decine di alberi sani».
Diverse le motivazioni che hanno spinto a questo ricorso, a cominciare dai vincoli sia di natura architettonico-culturale che paesaggistica. Legambiente si focalizza non solo sulla zona dell'ex Casa del Balilla, ma anche sul filare di alberi in via San Quirino e del Parco alberato, considerata l’unica testimonianza ad oggi sopravvissuta dell’ex Colonia Elioterapica, un complesso unico con la ex Casa del Balilla.
Entrambi gli edifici erano stati realizzati in perfetta simbiosi con lo spazio esterno a parco alberato, come hanno dimostrato gli studi presentati dall'architetto Moreno Baccichet negli scorsi mesi. Nessuno degli Enti competenti (salvo la Soprintendenza regionale) ha espresso un parere complessivo sull'impatto del progetto sui diversi elementi di pregio. L'area, si legge nella nota, non versa affatto in condizioni di degrado: al contrario, il campetto, è luogo di aggregazione sociale e di inclusione.
Il Comune in nessun passaggio procedimentale ha preso in considerazione soluzioni alternative per valutare la proposta più vantaggiosa per la collettività per quanto riguarda la riqualificazione dell'ex Fiera. Il progetto, riporta Legambiente, non prevede l’impianto di nuove alberature, che, in ogni caso, non riuscirebbero a compensare in termini di benefici ambientali e servizi ecosistemici la perdita delle piante che saranno abbattute.
L'associazione considera particolarmente grave la decisione di diminuire il verde pubblico, soprattutto in una città come Pordenone che, come riporta la Relazione qualità aria ARPA FVG, spicca per il livello di inquinamento da polveri sottili.
Allo stesso tempo Legambiente chiede come sia stato valutato il progetto da parte della Soprintendenza Speciale per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dato che il parere è stato reso con la velocità sbalorditiva di 24 ore dopo l’invio dei documenti da parte del Comune, fissando prescrizioni sulla piantumazione di nuovi alberi che in realtà non risultano inclusi nel progetto.
Nei prossimi giorni verrà lanciata una campagna di raccolta fondi dal basso per coprire le spese del ricorso. A oggi sono stati raccolti, solo per la prima fase, oltre cinquemila euro. Nel frattempo proseguono le attività degli attivisti, dai banchetti nella zona di piazza Risorgimento e piazzale Ellero dei 1000, a progetti culturali come l'incontro con lo scrittore ambientalista Toio De Savorgnani per scoprire la Foresta del Cansiglio e il legame con la pianura.